Biancavilla siamo noi
«Una delusione: né sacchetti né soldi per quanti vanno all’isola ecologica»
Oggi l’ennesima delusione. Parlo dell’isola ecologica, sita nel nostro comune, accanto all’area cimiteriale. Vi racconto. Stamattina, dopo aver accumulato in garage un tot di sacchi di carta, plastica e vetro da poter quasi riempire l’auto, come di consuetudine mi reco all’isola ecologica per poterli smaltire.
Arrivato, mi accingo a sistemare i sacchi per la pesatura, fare la solita prassi. Appena finito, aspettando la ricevuta, ecco la delusione: vengo messo a conoscenza che non saranno più consegnati i sacchi per la raccolta differenziata e, ancora, che non saranno più stornati quei pochi soldini dal totale della bolletta dei rifiuti.
Dico soldini perché di questo si tratta, almeno per me. Pensate che lo scorso anno, sull’intero totale della mia bolletta rifiuti, mi hanno stornato € 8,00.
Era per lo più un incentivo per noi cittadini ed illudersi di pagare meno la tassa e allo stesso tempo fare un servizio come dire “civile”.
Ma perché deve sempre succedere questo. Un servizio che andava bene, da un giorno all’altro cambia, ma cambia in peggio.
Io non porterò più i miei rifiuti per ovvi motivi e come me lo stesso tutte quelle persone che usufruivano dell’isola ecologica. Chiedo sia a voi di Biancavilla Oggi sia a chi di dovere di far sì che il servizio venga ripristinato e che vengano nuovamente dati i sacchi e, perché no, anche quel piccolo incentivo sulla tassa.
Nell’attesa che questo mio “grido” non si dissolva nell’oblio ma che sia da eco, vi ringrazio anticipatamente e vi porgo cordiali saluti.
VINCENZO GRECO
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Biancavilla siamo noi
Uno scatto dal cimitero di Biancavilla: rifiuti e tombe, un muro sottile in mezzo
Una nostra lettrice: «La visuale offre un’evidente “stonatura”, eppure basterebbe un po’ di buonsenso»
Uno scatto fotografico che parla da sé. Una vista al di sopra del muro che separa l’isola ecologica dal cimitero nuovo di Biancavilla. Di qua lo scarrabile pieno di rifiuti, di là la serie di tombe e lapidi.
Non è soltanto una visuale con una evidente “stonatura” (è quel che si vede dal primo piano dell’area di pertinenza dell’Arciconfraternita del Sacramento). È anche una questione, spesso, di cattivi odori che pervadono i luoghi di sepoltura, sia nella parte “nuova” che in quella dei loculi confraternali.
È così: il cimitero confina con l’isola ecologica. «Lo sappiamo che le due aree sono attigue, ma – osserva una nostra lettrice, reduce da una visita al cimitero – si possono osservare delle accortezze, nel rispetto del luogo. Per esempio, mi chiedo per quale motivo si debbano sostare questi cassoni pieni di rifiuti a ridosso del muro del cimitero. Una separazione sottile che, di fatto, non evita né una vista poco decorosa né blocca i cattivi odori che, soprattutto in giornate di vento, arrivano fin dentro il cimitero. A volte basta poco. Ma perché l’attenzione per le piccole cose, a Biancavilla sembra qualcosa di gigantesco? Qui non servono finanziamenti, ma buonsenso». Un interrogativo e considerazioni che rigiriamo ad amministratori e funzionari del Comune.
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