Cronaca
Madre e figli in manette per droga Arrestato pure un insospettabile


Maurizia Leanza con i figli Placido e Riccardo Pelleriti
Quattro arresti per droga: una madre con i suoi due figli e, in un’operazione a parte, un insospettabile 22enne. Tutti di Biancavilla. Sequestrati hashish e cocaina.
Un vero e proprio blitz dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania che, alla prime luci dell’alba, setacciando palmo a palmo il territorio di Biancavilla, sono riusciti ad assestare un duro colpo alla locale criminalità. I militari, supportati dai colleghi della Compagnia di Paternò, dei battaglioni “Sicilia” e “Puglia” e dalle unità cinofile del Nucleo di Nicolosi, hanno eseguito numerose perquisizioni sia nel centro abitato che nelle campagne circostanti.
Sono stati arrestai la 43enne Maurizia Leanza e i figli Placido e Riccardo Pelleriti, di 21 e 19 anni, ritenuti responsabili di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I tre, per evitare la perquisizione domiciliare, si sono trincerati dentro l’abitazione di via Dell’Uva, impedendo l’accesso ai carabinieri, che sono stati costretti a forzare la porta d’ingresso. In casa, grazie al fiuto dei cani antidroga, sono state rinvenute e sequestrate circa 150 dosi di hashish, di cui una parte occultata in un borsone da viaggio e l’altra nascosta in un vaso di porcellana riposto nella credenza della cucina. Inoltre, i militari hanno sequestrato, affidandoli ad un ente della protezione animali, due cani, un pitbul ed un meticcio, tenuti alla catena tra il balcone di casa ed il garage in evidente stato di maltrattamento.
In un’altra attività dei militari è stato arrestato pure un 22enne, di Biancavilla, anche lui ritenuto responsabile di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Si tratta di un giovane al di sopra di ogni sospetto. Eppure aveva occultato in un fondo agricolo di pertinenza dell’abitazione del nonno ben 100 grammi di cocaina. A scovare la droga, anche in questo caso, sono stati i cani antidroga che hanno fiutato la cocaina conservata dentro un barattolo di vetro nascosto nel muro di recinzione del fondo. La cocaina, ancora da confezionare, si sarebbe trasformata in almeno 400 dosi che, rivendute al dettaglio, avrebbero fruttato almeno 10.000 euro.
Nell’ambito del servizio sono stati inoltre rinvenuti in un terreno abbandonato 150 proiettili cal.7,65 e 30 cartucce cal.12, per i quali sono in corso degli approfondimenti investigativi.
Tutti gli arrestati sono stati trattenuti in camera di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima.
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Il materiale sequestrato esposto sul tavolo della stazione dei carabinieri di Biancavilla
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Cronaca
Stranieri sfruttati sul lavoro: nei guai biancavillese a capo di una cooperativa
L’uomo, presidente del Consiglio di amministrazione, denunciato assieme ad altre due persone

Un 32enne di Biancavilla, con precedenti penali, è fra i tre denunciati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania nell’ambito di controlli contro lavoro irregolare e caporalato. L’uomo, presidente del consiglio di amministrazione di una cooperativa agricola, è ritenuto responsabile di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
I controlli hanno portato alla luce un sistema illecito di reclutamento e impiego della manodopera. Le vittime sono due lavoratori stranieri in condizioni di forte vulnerabilità.
Oltre al biancavillese, sono sotto indagine un 38enne marocchino residente ad Adrano, incensurato, che agiva come caporale e intermediario per conto della stessa cooperativa, e un altro 38enne di Scordia, con precedenti, che di fatto collaborava con l’azienda.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i lavoratori extracomunitari venivano impiegati in condizioni lavorative ritenute altamente degradanti. Evidenziati retribuzioni ben al di sotto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, turni di lavoro eccessivi e ambienti privi delle minime misure di sicurezza.
L’indagato di origini marocchine è inoltre accusato di estorsione. Avrebbe minacciato uno dei due lavoratori di licenziamento se non gli avesse restituito parte della già esigua paga percepita.
A conclusione delle attività, i due lavoratori sono stati affidati a una struttura protetta, gestita da un’organizzazione internazionale per le migrazioni. Adesso potranno ricevere assistenza e protezione.
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Cronaca
Evade dai domiciliari per le sigarette alla moglie: «È un inferno se non fuma»
Singolare “giustificazione” di un 52enne residente a Biancavilla in giro con la bicicletta a Catania

I carabinieri della stazione di Catania Playa hanno arrestato un pregiudicato 52enne, residente a Biancavilla ma domiciliato a Catania, nella zona di Ippocampo di Mare. L’uomo doveva trovarsi ai domiciliari per reati contro il patrimonio. Però, i militari lo hanno sorpreso mentre, in bici, percorreva via San Francesco La Rena. Ha tentato di passare inosservato con il volto coperto da cappuccio e sciarpa, ma è stato fermato e identificato.
Di fronte alla constatazione della violazione, il 52enne ha cercato di giustificare la sua presenza fuori casa con una spiegazione singolare. Ha sostenuto di essere uscito per acquistare le sigarette alla moglie, una “accanita fumatrice” che, in mancanza di nicotina, si sarebbe irritata al punto da trasformare la giornata in un “inferno domestico”.
Una giustificazione che non ha però evitato l’arresto, eseguito sulla base degli elementi raccolti e ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto il ripristino della misura degli arresti domiciliari.
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