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Politica

Silvia Velo nel “covo” d’amianto: «Presto la bonifica da 12 milioni»

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© Foto Biancavilla Oggi

Prima un passaggio al palazzo comunale, poi davanti al cancello di ingresso dell’area di monte Calvario. Il sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, non è entrata nella «piccola Chernobyl etnea», da cui ha avuto origine la diffusione della micidiale fluoroedenite. La recinzione è tappezzata da simboli “danger” e scritte che parlano chiaro: «Attenzione, zona ad alto rischio». La presenza del minerale-killer, assimilabile all’amianto, che in oltre 25 anni ha fatto qui 52 morti per mesotelioma pleurico, è sempre in agguato (nonostante gli ultimi monitoraggi indichino una concentrazione nella norma). Accompagnata dal parlamentare Giuseppe Berretta e dal sindaco Giuseppe Glorioso, il sottosegretario ha comunque potuto vedere di presenza luoghi che conosceva soltanto attraverso articoli giornalistici e relazioni tecniche.

«Visitare Biancavilla –ha detto Velo– fa una certa impressione perché l’entità e la pervasività del problema danno la sensazione di essere immersi in un’area contaminata da amianto. Proprio per questo l’intervento di bonifica è più complesso e deve essere più urgente. Nelle aree industriali, per esempio Bagnoli o Casale Monferrato, la questione riguarda aree limitate e separate dalla realtà urbana. Qui a Biancavilla, dove non c’è un ecoreato, visto che l’esposizione è naturale, è l’intero paese da attenzionare. Però –ha sottolineato il sottosegretario– può diventare un buon esempio di pratiche e tecniche per la bonifica di amianto. E le premesse ci sono».

Le premesse sono a sei zeri: 12 milioni di euro, stanziati nella legge finanziaria per bonificare monte Calvario e farne un grande polmone verde: «È un intervento complesso, dal Comune aspettiamo a giugno alcune integrazioni progettuali. Non sottovaluteremo le modalità degli interventi: bisogna garantire la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini della zona. Nel frattempo, valuteremo pure un progetto comunale su una serie di bonifiche sulle facciate degli edifici». Interventi costosissimi, magari da fare a step: è quanto ha specificato meglio il sindaco Glorioso, a Villa delle Favare, al convegno sulla “questione amianto” di Biancavilla, promosso dall’associazione medico-scientifica Equomed e dagli Ecodem del Partito democratico. Prima delle facciate, la priorità resta comunque monte Calvario. Questione di mesi per il progetto esecutivo.

«Una vicenda positiva –ha specificato l’on. Berretta– nella quale il Comune ha fatto la sua parte, districandosi nelle complicazioni, e lo Stato si è mostrato vicino». Ogni fase va monitorata. E Vincenzo Cantarella (Osservatorio Nazionale Amianto) ha posto un elenco di richieste –apprezzato dal sottosegretario– di prevenzione e controllo. Fra queste, «verificare l’azione di contenimento del minerale-killer in tutti i lavori a cura del Comune o comunque dove è stato impiegato denaro pubblico». Per Gaetano Palumbo, presidente di Equomed, «la politica e le istituzioni devono fare la loro parte per evitare che la bonifica possa essere fonte di nuova esposizione per i cittadini».

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1 Comment

1 Comment

  1. Barone Antonino Mariella

    17 Aprile 2015 at 8:51

    vorei sapere per quelli che sono stati contaminati se ce qualche risarcimentto

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Istituzioni

Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi

L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

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Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.

Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.

Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.

Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.

Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.

«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.

Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».

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Politica

Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa

I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

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QUESITISINO
Licenziamenti illegittimi94,58% 5,42%
Lavoratori piccole imprese94,05%  5,95%
Lavoro precario94,08% 5,92% 
Sicurezza sul lavoro91,12% 8,88%
Cittadinanza italiana65,68%32,32% 

Fonte: Comune di Biancavilla

Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.

Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.

I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.

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