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L’evoluzione del tubo catodico: Yvii, quando la tv si fa sul web

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Una foto di gruppo dello scorso anno con alcuni dei protagonisti e i promotori di Yvii Tv

L’idea è stata di Giuseppe Cantarella: «Le emittenti locali sono poco aperte all’innovazione, così è nata la voglia di una tv del futuro». Coinvolti 50 speaker, registi e tecnici.

di Vittorio Fiorenza

Se il tubo catodico è la preistoria della televisione, l’analogico è stato messo in soffitta e il digitale terrestre richiede una gestione complicata, l’alternativa si chiama web tv. Al passo con i “social” e di immediata produzione, la via della televisione e della radio trasmesse su Internet, a Biancavilla, è stata aperta da un gruppo di giovani con tanta voglia di esprimersi, divertire e divertirsi.

Circa 50 tra speaker, registi e tecnici, a cui si aggiungono altri 18 elementi del gruppo di animazione. E poi telecamere professionali, mixer, consolle e strumentazioni come quelle delle emittenti “serie”. Ecco Yvii tv. Un nome che non ha significato, ma “è stato scelto perché suona bene”.

L’idea è di Giuseppe Cantarella, supportato dal padre Carmelo e dal socio Salvo Pignataro: «Ho sempre lavorato in questo mondo: radio, feste, discoteche. La tv in particolare è un mondo affascinante, ma le realtà mediatiche locali rimangono attaccate a metodi e dinamiche poco aperti alle innovazioni, ai giovani, all’intrattenimento e all’interazione con i propri ascoltatori. Da qui, la voglia di una tv del futuro, fresca, che riesca ad entrare in contatto con tutti».

Nessuna vocazione al business, solo voglia di comunicare con creatività. Stesso spirito di chi negli anni ’70 animava le prime radio libere o di chi vent’anni dopo scoprì il modo di trasmettere su piccolo schermo da un garage.

Al suo secondo anno di programmazione, attiva da lunedì a venerdì per 12 ore al giorno, Yvii Tv ha un’offerta di intrattenimento e informazione di servizio molto varia.

Il ricco palinsesto
Musica, politica, attualità, ma anche sport e finestre sul mondo universitario compongono il palinsesto.

“Tribuna sportiva” è l’appuntamento di lunedì sera con commenti, notizie, sondaggi su tutto il mondo sportivo.

Gli appassionati di musica, dal rock a quella d’autore, fino alle melodie degli anni ’70, ’80, ’90, possono seguire “Come ti dirotto il dj set”, “House of noise”, “T…Anta musica”, “Happy” o “Folksinger”.

Diversi sono, poi, i talk show: “Le donne lo sanno” dà voce ai problemi ed ai pensieri delle donne. “Le cose che non dici” mette a confronto uomini e donne. “Passeggeri distratti” fa viaggiare con la mente, pur restando seduti sul divano di casa. “Disturbia” è il programma pomeridiano tutto improntato su gioco, karaoke, segreti etc.

“Succo di frutta” è invece il programma mattutino, una sorta di rassegna stampa per tenere aggiornati gli ascoltatori su tutto quello che accade nel mondo.

C’è poi “Anticlus Radio”: un’esplosione di freschezza sul mondo dei film e dei corti, mentre “Comix mania” è dedicato al mondo dei manga e delle anime giapponesi.

Infine, “La parola” è un programma politico, che offre la possibilità a tutti i cittadini di potersi confrontare con i rappresentanti politici locali e di poter avere risposte a tutte le loro domande.

«Oltre al classico studio radiofonico, dotato di quattro telecamere –spiegano da Yvii Tv– abbiamo allestito per questa nuova stagione un piccolo studio televisivo, che accoglierà i vari talk del nostro palinsesto».

Per tutte le varie puntate o per le informazioni su come e quando seguire la programmazione, basta andare sul sito www.yviitv.com.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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In città

Kermesse “sanremese” per il Carnevale della comunità “Cenacolo Cristo Re”

Musica, balli, “chiacchiere” e coriandoli per gli ospiti della struttura terapeutica di via San Placido

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Sull’eco del Festival di Sanremo e approfittando delle giornate dedicate al divertimento, anche gli ospiti della Comunità Terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla hanno voluto organizzare per il Carnevale una kermesse musicale con canzoni e premi.

Nel salone dell’Istituto di via San Placido, grazie alla collaborazione di tutte le figure professionali e di volontariato esterno, si è tenuta la competizione. Una gara in cui i concorrenti, ospiti della struttura, si sono “sfidati”, intonando canzoni di ogni tempo. Valletta d’eccezione che ha accompagnato i “cantanti” alla postazione predisposta per l’esibizione, destando l’ilarità di tutti, un’infermiera in abito carnascialesco che rappresentava la “Sirenetta”. Una giuria composta da vari operatori ha stabilito i primi tre classificati, assegnando un premio. Un gadget a tutti i partecipanti.

L’evento, in ogni sua parte, è frutto dei vari laboratori che si tengono giornalmente in comunità al fine di favorire il percorso riabilitativo degli ospiti (maschere allestite nel Gruppo creativo, canzoni provate e preparate nel Laboratorio musicale…). Non sono mancati musica e balli di gruppo, “chiacchiere” (i dolci tipici del periodo) e coriandoli.

Gli ospiti del “Cenacolo”, inoltre, hanno vissuto l’atmosfera del Carnevale, tra le vie cittadine e nelle piazze di Biancavilla, ammirando i gruppi in maschera e i carri allegorici.

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In città

Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita

Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

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Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.

Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.

Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.

Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.

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