Cronaca
Prima il furto di dolci e alcolici, poi la fuga su un’auto rubata: due arresti
In manette un 20enne di Biancavilla e un 19enne di Paternò: bloccati dopo un inseguimento
I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò hanno arrestato un 20enne di Biancavilla e un 19enne di Paternò per furto, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. I militari li hanno bloccati dopo un inseguimento. Viaggiavano su un’auto rubata, all’interno della quale avevano quasi 200 pezzi di prodotti dolciari e una quindicina di bottiglie, tra alcolici e altre bevande: anche questi oggetto di furto.
Intorno alle 4 della notte, durante un servizio di pattugliamento nel centro di Paternò, i carabinieri hanno notato un’utilitaria con a bordo due uomini. Decisi a procedere a un controllo, hanno intimato l’alt al conducente utilizzando i dispositivi luminosi.
Quest’ultimo, però, ha improvvisamente accelerato, cercando di far perdere le proprie tracce. Ne è seguito un breve inseguimento, concluso in via Circumvallazione, all’angolo con via Merano. I due occupanti del veicolo hanno abbandonato l’auto e sono fuggiti a piedi, cercando poi di nascondersi sotto due vetture in sosta. I carabinieri li hanno individuati e bloccati.
Gli accertamenti hanno permesso di appurare che l’auto era stata rubata e che, poco prima, i due giovani avevano utilizzato lo stesso mezzo per commettere due furti. All’interno del veicolo, dietro al sedile posteriore, i militari hanno rinvenuto la refurtiva: dolci e alcol. L’auto è stata restituita al legittimo proprietario, mentre i due giovani sono stati arrestati.
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Cronaca
Ritrovo di mafiosi e altri pregiudicati: sigilli per 7 giorni ad un chiosco-bar
Disposizione del questore di Catania eseguita a Biancavilla dagli agenti del Commissariato di Adrano
La Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente l’attività di un chiosco-bar di Biancavilla ritenuto ritrovo abituale di pregiudicati, così come è emerso dai diversi controlli finalizzati a verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione della pubblica sicurezza.
È un provvedimento emesso dal Questore di Catania ed eseguito dai poliziotti del Commissariato di Adrano, secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Dalle numerose verifiche effettuate in un significativo arco temporale, i poliziotti hanno constatato l’assidua presenza di clienti con precedenti sia penali che di polizia.
In particolare, i poliziotti hanno effettuato i riscontri nelle banche dati in uso alle forze di Polizia, rilevando come il chiosco, in una zona particolarmente frequentata, fosse diventato luogo di ritrovo di pregiudicati. Soggetti con alle spalle reati per associazione di stampo mafioso, spaccio di sostanze stupefacenti, rapina, atti contro la persona e il patrimonio.
La presenza di questi clienti non è risultata sporadica. I riscontri riguardano molteplici accertamenti, al punto da rappresentare un rischio concreto per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sulla base delle evidenze, disposta quindi la temporanea sospensione dell’esercizio e l’apposizione dei sigilli, con la contestuale chiusura per 7 giorni.
«La disposizione normativa – si legge in un comunicato della polizia – costituisce una garanzia per tutte le attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi che, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità».
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Cronaca
Aggredisce la madre per avere dei soldi: bloccato e arrestato dai carabinieri
Un 46enne finito in manette per i reati di maltrattamenti, tentata estorsione e lesioni personali
I carabinieri della stazione di Biancavilla, attivati dalla centrale operativa, sono intervenuti in seguito alla richiesta di aiuto di un uomo che segnalava un’aggressione in corso ai danni di una sua parente.
Secondo quanto ricostruito, una donna avrebbe subito l’aggressione del figlio, che pretendeva del denaro. Recatosi a casa della madre, l’uomo avrebbe inveito verbalmente e minacciata la donna se non avesse consegnato i soldi richiesti.
La vittima, nel frattempo accolta da un altro familiare, è stata invitata dai militari a raggiungere in sicurezza la caserma, dove ha riferito che non si trattava del primo episodio di violenza, pur non avendo mai denunciato in passato il figlio.
Contestualmente, una pattuglia ha raggiunto l’abitazione, trovando il 46enne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti vicende giudiziarie. L’uomo aveva messo a soqquadro l’intera casa e per questo è stato allontanato.
Nella tarda serata, nonostante la madre avesse nel frattempo presentato denuncia, il 46enne è tornato nell’abitazione e ha nuovamente aggredito la donna. Su richiesta di un familiare, una pattuglia è intervenuta trovando l’uomo in evidente stato di ebrezza. Anche alla presenza dei militari ha continuato a inveire contro la madre, tentando più volte di colpirla al volto. L’intervento dei carabinieri ha permesso di bloccarlo e metterlo in sicurezza.
Sulla base degli elementi raccolti, il 46enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e lesioni personali. L’Autorità Giudiziaria ne ha disposto la custodia presso il carcere di piazza Lanza a Catania.
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