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Ragazzo in scooter butta come rifiuto un cucciolo di cane: ecco i video del degrado

Abbandono di animali, spazzatura, materiali pericolosi in zona “Don Assenzio”: il racconto a “Biancavilla Oggi”

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Le immagini e i video raccolti sono parecchi: mostrano situazioni di degrado ambientale con rifiuti di ogni tipo (anche inerti dell’edilizia e eternit, persino pezzi di lapidi cimiteriali). Conseguenza di cittadini incivili, qualcuno dei quali ripreso da videocamere private. Altre clip sono impressionanti: sono quelle che documentano l’abbandono di cuccioli di cani. In un video si vede un ragazzo in scooter che si ferma un attimo e butta via qualcosa da un secchio: chi poi si è recato sul posto ha scoperto che si trattava di un cucciolo. Altre riprese, altri momenti: sparsi qua e là sul terreno, inoltre, altre povere bestiole senza vita, buttati come fossero spazzatura.

La zona è quella di contrada “Don Assenzio”: nella periferia di Biancavilla accade tutto questo. A denunciarlo è una biancavillese, che si è rivolta alla nostra redazione: «Scrivo per portare alla vostra attenzione una situazione grave e purtroppo ancora troppo poco conosciuta, che riguarda il nostro territorio. Si tratta di un problema crescente di degrado urbano, accumulo incontrollato di rifiuti (anche tossici) e abbandono sistematico di animali – in particolare cuccioli – che sta peggiorando di settimana in settimana. Nelle nostre contrade periferiche e circostanti della periferia di Biancavilla».

«Non so più a chi rivolgermi»

Giovanna è proprietaria di un vigneto, nota ciò che accade sistematicamente e non riesce a rimanere indifferente: «È da due mesi – dice a Biancavilla Oggi – che mi trovo con una cucciolata di cinque cagnolini senza aiuti da parte di nessuno e soprattutto senza sapere del loro destino. Il tutto avviene nell’indifferenza delle autorità competenti, che intervengono solo sotto forte pressione, limitandosi spesso a misure di facciata. In molti casi, chi si trova per caso davanti a un animale abbandonato viene lasciato completamente solo ad affrontare la situazione, come se la responsabilità fosse sua e non della collettività o di chi dovrebbe far rispettare la legge».

Presentati esposti al Comune, alla polizia locale e ai carabinieri. «Sono tutti informati del degrado che c’è in questa zona vicina al paese di Biancavilla, basta solo raggiungere via Madonna del Buon consiglio, percorrerla tutta e arrivare in fondo nel vallone: qui inizia questo scempio. Ho coinvolto tutti pure Legambiente, non so più a chi rivolgermi».

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Dall’Asp assistenza in casa alle neo-mamme nei primi 60 giorni dal parto

A disposizione un’intera équipe, coinvolto l’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla

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Un’équipe multidisciplinare dell’Asp di Catania – composta da ostetriche, assistenti sociali, psicologi e ginecologi – entra nelle case delle neo-mamme per offrire gratuitamente sostegno e assistenza nei delicati primi giorni di vita del bambino.

Si chiama “Home Visiting” il nuovo progetto dell’Asp di Catania, rivolto a tutte le neo-mamme e ai loro bambini nei primi 60 giorni dal parto, indipendentemente dall’ospedale in cui è avvenuta la nascita.

Il progetto coinvolge il reparto di Ostetricia dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, ma anche le strutture di Acireale e Caltagirone e la rete dei 34 Consultori Familiari della provincia di Catania.

Il progetto prevede la valutazione individualizzata, in base alle esigenze della neo-mamma e della sua famiglia, a domicilio rispetto alla quale intervengono diverse figure professionali: ostetrica, ginecologo, psicologo, assistente sociale.

Perché è importante

Il puerperio è un momento di grandi cambiamenti – fisici, emotivi e relazionali – che coinvolgono la donna, il partner e l’intera famiglia. È un passaggio delicato, che può mettere alla prova la capacità di adattamento della madre e della coppia, e in cui la presa in carico precoce rappresenta una strategia fondamentale per sostenere la salute della mamma, del bambino e il legame genitori-figli.

“Home Visiting” ha lo scopo di accompagnare i genitori nella nuova esperienza, rafforzando le loro competenze nella cura del neonato e sostenendo la relazione di coppia, con particolare attenzione alla promozione e al sostegno dell’allattamento al seno.

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Palazzo Portale con giardino: un pezzo di storia in vendita a 800mila euro

Affisso sul balcone il cartellone “vendesi” per il piano nobile: un appartamento con 9 locali di 250 mq

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Piazza Roma, orgoglio e cuore identitario di Biancavilla. Tre i beni architettonici che la rendono il salotto cittadino per eccellenza: la basilica “Maria Santissima dell’Elemosina”, la chiesa del Rosario e – unico edificio civile di proprietà privata – il Palazzo Portale. Una triade progettata dall’architetto Carlo Sada, lo stesso che “disegnò” il Teatro Massimo “Bellini”. Qui si è fatta la storia del paese. Ed ora, un pezzo di storia… è in vendita. Il cartellone di un’agenzia immobiliare è in bella mostra dal balcone. Ebbene sì, Palazzo Portale è in vendita. L’offerta, più precisamente, riguarda il piano nobile (primo piano), che ospita un appartamento di 250 metri quadri, il giardino retrostante di altri 500 mq e il garage di 50 mq che dà sulla viuzza che affianca la chiesa madre.

La richiesta della proprietà per tutto questo patrimonio? È riportata sul sito dell’agenzia: 800mila euro. Si tratta di 9 locali con 4 camere da letto, 2 bagni, ampia cucina, ampio salotto e lavanderia. «In piazza Roma, si erge il sontuoso palazzo Portale – si legge nella descrizione – il suo prospetto è un vero merletto di pietra bianca». E ancora: «Preziosi sono gli stucchi originali delle volte a cielo di carrozza delle stanze prospicienti su l’affaccio principale».

I parapetti dei balconi con incastonate le ringhiere in ghisa, i reggimensola (o “cagnòli”, in vernacolo) degli stessi balconi con motivi a foglie d’àcanto, gli stipiti e gli architravi ad archi a tutto sesto delle aperture nei singoli balconi sono frutto della maestria artigiana di un tempo.

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Un vero e proprio gioiello architettonico. Un patrimonio storico e di memorie legate alla famiglia Portale, i cui componenti si sono distinti in diversi ambiti. Tra questi, l’abate Salvatore Portal, canonico biancavillese e vicario del vescovo, nato nel 1789 e morto di colera nel 1854. Cultore della botanica e delle scienze naturali, era anche un grande appassionato di archeologia e arte. A Biancavilla, presso la sua abitazione (tra la chiesa madre e la chiesa del Rosario), creò un Orto Botanico ricchissimo di piante sia indigene che esotiche. Venne nominato dal Re di Torino, come segno di grande ammirazione alla sua flora, Cavaliere dell’Ordine di San Maurizio e San Lazzaro. La denominazione di quella sua realizzazione è poi entrata nella toponomastica cittadina, al punto che ancora oggi il quartiere a nord della chiesa madre e al di sotto di via Cristoforo Colombo è noto come “Sopra l’orto”.

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