Cronaca
Il miraggio dei soldi facili: milioni di euro truffati a Biancavilla e Adrano
Nella trappola finanziaria di “Golden Fleece” tanti sprovveduti “investitori” del nostro comprensorio

Soldi facili da accumulare e da moltiplicare in pochissimo tempo. Un miraggio, un abbaglio. Un meccanismo grossolano: il tipico schema Ponzi. Eppure, in tanti –tra Biancavilla e Adrano– ci sono cascati. Anzi, tantissimi. Impossibile dare una esatta dimensione. Ma c’è chi è a conoscenza di gruppi sui social che hanno riunito diverse centinaia di sprovveduti “investitori”. Forse un migliaio o persino 2000, soltanto tra i due comuni, con quote variabili da centinaia ad alcune migliaia di euro. Una stima porterebbe a pensare che in pochissime settimane siano stati bruciati nel nostro comprensorio qualcosa come 2 milioni di euro. O probabilmente anche più.
Il sistema si chiama “Golden Fleece” e, in estrema sintesi, secondo una scala di pacchetti “Vip” da 100 a 3000 euro, prometteva “guadagni” giornalieri. Incassi generati dal numero di like da mettere a post o video su Facebook, Instagram, Youtube e TikTok. Ma soprattutto derivanti dal reclutamento di altri “proseliti”, che avrebbero dovuto moltiplicare in maniera esponenziale i guadagni del “presentatore-agente”. Un sistema adesso irraggiungibile.
È saltato tutto, com’era prevedibile per schemi di questo tipo. In migliaia sono rimasti a bocca asciutta e a… portafogli vuoti. Riavere i soldi? Impossibile. Vista la diffusione che nelle ultime settimane ha avuto la piattaforma, il tamtam dell’avvenuto “scam” (una truffa, come si dice in gergo) e di centinaia di utenti “spennati” si è amplificato nelle ultime ore anche a Biancavilla e ad Adrano.
Roberto Palermo, biancavillese, è un noto consulente e gestore finanziario, che da mesi lancia appelli affinché non si cada in trappole come questa. «La piattaforma “Golden Fleece” –spiega il dott. Palermo a Biancavilla Oggi– ha attratto moltissime persone nel nostro comprensorio, evidentemente di cultura finanziaria medio-bassa. Secondo la mia percezione potrebbero essere 2000 o forse anche di più con un giro di alcuni milioni di euro. Soldi praticamente bruciati».
Nonostante sia noto da oltre un secolo, il metodo Ponzi (cui si basava questo “Golden Fleece”) continua a mietere vittime, entusiasti di fare molti soldi e con grande rapidità.
«Il punto è questo, la gente è attratta dai soldi facili –sottolinea il dott. Palermo– ma parliamo in questo caso di una tipologia di attività non regolamentata da nessuna autorità di vigilanza e che quindi non può essere definita investimento. I guadagni promessi, poi, sono fuori da ogni linea di mercato. I proponenti, peraltro, non hanno alcuna cultura finanziaria né autorizzazione».
Chi è cascato nella rete non può fare nulla. Non c’è un contratto. Non c’è un contatto cui rivolgersi. «Chi è intenzionato ad investire, lo deve fare, affidandosi a canali bancari o a consulenti qualificati in possesso di requisiti professionali ed autorizzazioni di legge», ribadisce il dott. Palermo.
Sembra un suggerimento ovvio e scontato. Eppure, si incappa in truffe che, come accaduto nel nostro comprensorio, raggiungono dimensioni clamorose. Come si fa a mettere i propri risparmi nelle mani di sconosciuti o gente senza scrupoli?
“Golden Fleece” è soltanto l’ultimo tra sistemi con schema Ponzi. C’è un’altra piattaforma che anche a Biancavilla ha attratto moltissime persone. Anzi, è una piattaforma che avrebbe convinto utenti ad un’esposizione finanziaria molto importante, anche con decine di migliaia di euro. Se anche questo sistema dovesse saltare, per diversi biancavillesi con l’ubriacatura del denaro facile saranno lacrime.
LA TESTIMONIANZA. «Io, truffato da “Golden Fleece”: ho buttato 3000 euro per una illusione»
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Cronaca
Uno va in giro con il manganello, l’altro con il coltello: accade a Biancavilla
In distinti episodi, due giovani denunciati dai carabinieri dopo un controllo di routine e perquisizione

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno denunciato un 31enne e un 19enne per “porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere”.
I militari hanno notato in via Vittorio Emanuele un giovane alla guida di una utilitaria, con l’autoradio ad alto volume. Dopo avergli intimato l’alt, identificato, il ragazzo ha mostrato insofferenza e fastidio. Il motivo è emerso al termine della perquisizione veicolare: sotto il sedile anteriore lato passeggero è stato trovato un manganello artigianale in legno della lunghezza di 50 centimetri. L’oggetto è stato sequestrato.
Un successivo controllo ha riguardato un uomo che stava attraversando la strada a piedi. Anche in questo caso, durante l’identificazione, i militari hanno notato un atteggiamento agitato e nervoso. Si trattava di un 31enne, trovato in possesso di un coltello a scatto lungo 16 centimetri, di cui 8 di lama, custodito in una tasca dei pantaloni. Anche l’arma è stata sottoposta a sequestro.
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Cronaca
Alla guida di una Panda urta una donna e scappa via: indagano i carabinieri
È accaduto nei pressi di piazza Idria: prognosi di 10 giorni per la vittima, che per poco non è stata arrotata

Urtata da un’auto, fatta cadere a terra e neanche soccorsa da chi aveva provocato l’incidente. È accaduto nei pressi di piazza Idria, a Biancavilla. Una donna stava attraversando la strada, in via Vittorio Emanuele, quando da via Scutari è sopraggiunta una Fiat Panda guidata da una ragazza. L’auto – secondo quanto apprende Biancavilla Oggi – ha urtato la signora, salendole sul piede e facendola cadere: la sua testa è finita a pochi centimetri dalla ruota anteriore. Solo per un caso non si è verificata una tragedia.
La vittima, impaurita ma cosciente, si è rialzata lentamente e, aprendo lo sportello dell’auto, ha provato a chiedere spiegazioni: «Non mi hai vista? Stavo attraversando…». Rimasta immobile per qualche secondo, la conducente ha richiuso lo sportello in faccia alla donna ed è ripartita a tutta velocità, senza pronunciare alcuna parola.
Chi ha assistito alla scena, si è precipitato ad aiutare. Una parrocchiana dell’Idria è riuscita ad annotare parte della targa del veicolo. Chiamati i carabinieri, sono intervenuti subito sul posto. La signora è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I medici hanno prestato le cure del caso per traumi giudicati guaribili in 10 giorni.
Formalizzata la denuncia nella caserma di via Benedetto Croce, i carabinieri hanno avviato le indagini per rintracciare la ragazza, che è fuggita via senza prestare soccorso. Forse è stata sopraffatta dal panico: un comportamento, comunque, ingiustificabile. Presentarsi spontaneamente in caserma potrebbe alleggerire la sua posizione.
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Giulio
2 Febbraio 2022 at 15:47
Altro che 2000 persone…. Erano iscritte persone in tutta Italia e anche di altre nazioni. Sembrerebbe che nel portafoglio USDt che utilizzavano chi stava dietro al sistema, ci fossero circa 360 milioni di euro…. Questi sono sistemi piramidali dove le persone che si iscrivono sanno della pericolosità, oggi ci sono e domani no. I primi arrivati ci guadagnano, gli ultimi perdono tutto o parte del proprio ‘investimento’ . Sistemi identici o simili come Golden nascono come funghi in tutto il mondo pronti a truffare il più possibile e chi ci sta dietro la fa sempre franca perché utilizzano portafogli crypto anonimi non collegati a nessun exchange da dove si potrebbe risalire al proprietario del conto stesso….