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Cronaca

Risveglio choc: danni alla basilica Serie lesioni negli edifici scolastici

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di Vittorio Fiorenza

Una notte insonne terrificante. Ma il risveglio, per i biancavillesi, è stato uno choc. La forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8 ha seriamente danneggiato il cuore cittadino. L’interno della basilica “Maria Santissima dell’Elemosina” ha riportato una miriade di lesione e crepe, con calcinacci caduti a terra. Non una parte, ma tutto l’edificio presenta vistose “ferite”, dalla volta alla cupola fino alla cappella di San Placido con gli affreschi settecenteschi di Giuseppe Tamo da Brescia.

È quanto rilevato nel corso del sopralluogo effettuato dai tecnici del Dipartimento regionale di protezione civile con il sindaco Antonio Bonanno, alla presenza del prevosto, padre Pino Salerno.

Si tratta di approfondire, adesso, con strumentazione tecnica per capire la profondità delle lesioni e comprendere se si tratti di crepe relative all’intonaco o, come purtroppo si sospetta, ci siano delle lesioni strutturali. Il rischio, in quest’ultimo caso, è che la basilica di Biancavilla possa essere dichiarata inagibile.

Alcune lesioni, ma più circoscritte, riguardano anche l’interno della vicina chiesa del Rosario. Danni, già evidenti da questa notte, nella chiesa dell’Idria con il cedimento di alcune parti di cornicioni e della facciata.

A preoccupare ci sono anche alcuni edifici scolastici. In particolare, i plessi “Guglielmo Marconi” del Primo circolo didattico e “Grassura” del Secondo circolo didattico. Sono vistose le crepe ai muri e la caduta di calcinacci nei corridoi e in alcune aule. Anche in questo caso bisogna effettuare ulteriori verifiche tecniche per potere scongiurare la dichiarazione di inagibilità. Un’evenienza che avrebbe non poche conseguenze per lo svolgimento delle lezioni. Soltanto nelle prossime ore o nei prossimi giorni si avrà un quadro più completo e, si spera, meno drammatico di come appare.

Nel resto del paese, si segnalano poi danni in tante abitazioni, oltre al crollo di muri in pietra in via Turchia e lungo la Sp 80, in particolare vicino all’Opera Cenacolo Cristo Re di contrada “Croce al Vallone”.

D’altra parte, Biancavilla è l’epicentro della seconda scossa sismica, quella delle ore 2.59 con un’intensità di magnitudo 2.5. La precedente, più forte, pari a 4,8 di magnitudo, ha avuto l’epicentro in territorio di Santa Maria di Licodia, ma ha catapultato tutti nel terrore. Tanti biancavillesi si sono riversati in strada e c’è chi ha lasciato le abitazioni per radunarsi in spazi aperti, come il campo sportivo e piazza Don Bosco.

Un dramma vissuto proprio quando la città era immersa nel clima di festa per i patroni San Pacido e Maria Santissima dell’Elemosina. Le processioni dell’Icona della Madonna di giovedì e quella del fercolo del martire benedettino del 5 a mezzogiorno sono saltate causa maltempo. Per il 6 sera prevista la processione di San Placido con il finale dello sparo di mezzanotte. Appuntamento che è stato annullato per ordine del sindaco.

«Il terremoto è avvenuto in una zona ad alta pericolosità sismica – spiegano dall’Ingv- interessata sia dalla sismicità legata all’attività del vulcano Etna sia da eventi di origine tettonica che possono raggiungere magnitudo elevata, come nel caso del 1818 quando si ebbe un evento di magnitudo pari a 6.3».

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Cronaca

Capelli trovati tra brioches e cornetti in un chiosco di Biancavilla: maxi-multe

Verifiche nei locali del centro storico, controlli a tappeto su strada: oltre 12mila euro di sanzioni

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Operazione di controllo del territorio a Biancavilla da parte dei poliziotti del Commissariato di Adrano e del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale” con il supporto del Corpo Forestale, dell’Ispettorato del Lavoro e della Polizia Locale.

Controllati chioschi e pub per verificare l’osservanza delle normative previste per la vendita e la somministrazione di alimenti e bevande, oltre alle posizioni lavorative. Rilevate molteplici irregolarità, in alcuni casi anche gravi, al punto da comminare sanzioni per oltre 12mila euro.

Occhi puntati sui chioschi

Su tre chioschi controllati, due hanno evidenziato infrazioni rilevate dalla Polizia Locale. In particolare, accertata l’occupazione abusiva di suolo pubblico per cui ai titolari sono state contestate due sanzioni ciascuna di 173 euro.

Inoltre, in un chiosco, il Corpo Forestale ha rilevato prodotti privi di tracciabilità, tra sciroppi (25 litri), brioches e cornetti surgelati (30 chili), peraltro conservati in contenitori non idonei dal punto di vista igienico, al cui interno vi erano anche alcuni capelli. In questo caso, il titolare del chiosco è stato sanzionato per 1.500 euro e gli alimenti sono stati distrutti. Sono in corso, invece, gli accertamenti per i profili relativi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, nonché sugli orari di lavoro.

Un pub ai raggi X

In un pub del centro storico, riscontrata la presenza di un lavoratore in nero. L’Ispettorato territoriale del Lavoro ha fatto scattare una maxi-sanzione di 5000 euro e una di 3.900 per lavoro in nero. Già in passato era stata accertata un’analoga situazione: sospesa l’attività, in attesa regolarizzi le violazioni.

Nel locale adibito a cucina, inoltre, il Corpo Forestale ha sequestrato e poi distrutto 17 chili di prodotti, freschi e congelati, di un valore commerciale di circa 300 euro, in quanto mancanti del necessario requisito della tracciabilità. Scattata la sanzione di 1500 euro, mentre il titolare è stato denunciato per frode alimentare in commercio, in quanto prodotti alimentari congelati erano spacciati come freschi, senza l’indicazione nel relativo menu.

Identificate 177 persone

Altro ambito dei controlli ha riguardato il Codice della strada. Complessivamente, i poliziotti hanno identificato 177 persone, di cui 21 già note alle forze dell’ordine, e controllato 60 veicoli, sospendendo dalla circolazione due auto per la mancanza della revisione e sanzionando altri conducenti per la mancata esibizione dei documenti, per il mancato utilizzo della cintura e del casco protettivo in sella agli scooter.

Individuate, infine, due persone di nazionalità marocchina, sprovviste di documenti. Pertanto, sono state condotte all’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania per approfondimenti.

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FOCUS

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Cronaca

Auto in fiamme nel cortile delle suore salesiane: panico tra gli abitanti

Il fuoco distrugge il mezzo di proprietà dell’Ipab, in corto circuito i cavi elettrici della zona

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Forse un corto circuito o effetto del forte caldo. Un’auto è andata a fuoco nel cortile di via Mongibello, che affianca l’immobile delle suore salesiane. Il mezzo (di proprietà dell’Ipab ma in uso alle suore) era stata appena parcheggiata, di ritorno da un servizio a Catania. in poco tempo le fiamme l’hanno completamente distrutta.

Il fuoco ha lambito anche una saracinesca e il portone d’ingresso di un’abitazione. I cavi elettrici all’esterno degli edifici sono andati distrutti, generando un corto circuito, che ha mandato in fiamme anche i fili elettrici posti al di sopra dell’ingresso dell’istituto salesiano, dall’altro lato della strada. Tutta la zona ha subito lo stacco dell’energia elettrica.

Sono stati momenti di panico ed apprensione per gli abitanti della zona. Sul posto, a domare l’incendio, sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò, visto che quelli di Adrano erano fuori per un altro intervento. Presenti anche i vigili urbani.

Adesso si lavora per rimettere in sicurezza i luoghi, provvedere alla bonifica e ripristinare l’elettricità. Tanta paura, per fortuna nessuna conseguenza per le persone. I danni sono da quantificare. Da parte dell’amministrazione Ipab sarà avviata la procedura per la copertura assicurativa.

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Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al Roc n. 36315
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