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Cronaca

Basta un commento per il colore del cappellino indossato e scoppia la rissa

Quattro giovani (di cui due minorenni) denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta lite

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In quattro, tutti giovanissimi, denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta rissa. È bastato un commento rivolto da un 17enne di origine straniera ad un suo coetaneo per accendere gli animi. Un banale commento sul colore acceso del cappello da baseball indossato.

Dalla discussione animata agli insulti, fino a passare all’aggressione fisica con calci e pugni. Una lite che, oltre ai 17enni, ha coinvolto anche i loro due rispettivi amici, entrambi maggiorenni.

I passanti che hanno assistito alla rissa, spaventati, hanno allertato i carabinieri, ma i quattro giovani erano già andati via. Ai militari, tuttavia, sono bastate 48 ore per individuare le persone coinvolte e a ricostruire i fatti accaduti.

Tra i partecipanti, presente anche un 22enne straniero, vecchia conoscenza dei carabinieri di Biancavilla, che già nel novembre 2022, era stato denunciato per un’altra rissa, a causa della quale era stato sottoposto al Daspo Urbano. All’origine di quell’episodio di violenza, la relazione sentimentale con una 18enne, apertamente osteggiata dai familiari della ragazza. Familiari che, per impedire la continuazione del rapporto, li avevano seguiti ed aggrediti mentre passeggiavano in centro.

Per questi motivi, ora, il 22enne è stato denunciato, non solo per la partecipazione alla rissa, ma anche per aver violato la prescrizione imposta dal Daspo Urbano di non stazionare nei pressi di locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

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Cronaca

Aggredisce la madre per avere dei soldi: bloccato e arrestato dai carabinieri

Un 46enne finito in manette per i reati di maltrattamenti, tentata estorsione e lesioni personali

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I carabinieri della stazione di Biancavilla, attivati dalla centrale operativa, sono intervenuti in seguito alla richiesta di aiuto di un uomo che segnalava un’aggressione in corso ai danni di una sua parente.

Secondo quanto ricostruito, una donna avrebbe subito l’aggressione del figlio, che pretendeva del denaro. Recatosi a casa della madre, l’uomo avrebbe inveito verbalmente e minacciata la donna se non avesse consegnato i soldi richiesti.

La vittima, nel frattempo accolta da un altro familiare, è stata invitata dai militari a raggiungere in sicurezza la caserma, dove ha riferito che non si trattava del primo episodio di violenza, pur non avendo mai denunciato in passato il figlio.

Contestualmente, una pattuglia ha raggiunto l’abitazione, trovando il 46enne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti vicende giudiziarie. L’uomo aveva messo a soqquadro l’intera casa e per questo è stato allontanato.

Nella tarda serata, nonostante la madre avesse nel frattempo presentato denuncia, il 46enne è tornato nell’abitazione e ha nuovamente aggredito la donna. Su richiesta di un familiare, una pattuglia è intervenuta trovando l’uomo in evidente stato di ebrezza. Anche alla presenza dei militari ha continuato a inveire contro la madre, tentando più volte di colpirla al volto. L’intervento dei carabinieri ha permesso di bloccarlo e metterlo in sicurezza.

Sulla base degli elementi raccolti, il 46enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e lesioni personali. L’Autorità Giudiziaria ne ha disposto la custodia presso il carcere di piazza Lanza a Catania.

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Cronaca

Proiettili nascosti in camera da letto, denunciato un 24enne di Biancavilla

Perquisite la casa e l’auto del giovane: risponderà di detenzione illegale di munizionamento

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Un giovane 24enne di Biancavilla è stato denunciato dai carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia, supportati dallo Squadrone Eliportato dei Carabinieri Cacciatori di Sicilia, per detenzione illegale di munizionamento.

L’intervento dei militari ha portato alla perquisizione dell’abitazione e dell’auto del giovane. I carabinieri si sono presentati a casa e, dopo vari vani tentativi di far aprire la porta volontariamente dall’interessato, sono entrati assieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato. Il 24enne pensava forse di evitare la perquisizione non rispondendo al campanello.

Al termine delle operazioni di ricerca, i militari dell’Arma hanno trovato 21 cartucce calibro 20, nascoste in una busta, in una camera da letto. Un’altra cartuccia calibro 38 SW è stata scovata in un mobile posto nel garage, di pertinenza della casa del giovane. È scattata così la denuncia, mentre i proiettili detenuto senza alcuna giustificazione sono stati sequestrati.

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