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Cronaca

Ucciso a colpi di pietra in testa: la vittima è il 44enne Antonio Crispi

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Antonio Crispi, 43 anni, era tra i gestori del chiosco di piazza Sgriccio

Omicidio a pochi chilometri a sud di Biancavilla. Trovato con la testa fracassata, il corpo del 44enne biancavillese, ma residente ad Adrano. Persona molto nota in paese per essere uno dei soci del chiosco di piazza Sgriccio. 

 

di Vittorio Fiorenza

Aveva la testa fracassata. Uno, due, forse tre colpi di pietra gli hanno spaccato il cranio. Un’uccisione brutale, probabilmente un’azione d’impeto al culmine di un accesa discussione. Comunque un delitto atroce per un 44enne, titolare di un chiosco-bar a Biancavilla, che non aveva mai avuto problemi con la giustizia e che, proprio per l’attività che svolgeva nella trafficatissima piazza Sgriccio, era ben conosciuto e considerato un lavoratore perbene.

Antonio Crispi, biancavillese ma residente ad Adrano, dove viveva con la moglie e i tre figli, è stato trovato senza vita all’interno della sua auto, a pochi chilometri a sud di Biancavilla, in una traversa della Strada Provinciale 167 che porta fino alla zona di Piano Rinazze. Sono i carabinieri della compagnia di Paternò e i colleghi della stazione biancavillese a condurre le indagini, nel tentativo di risalire all’omicida e dare un movente ad un delitto così cruento per un incensurato.

La circostanza che Crispi sia stato ammazzato a colpi di pietra in testa e non con armi da fuoco porterebbe ad escludere non solo la premeditazione, ma soprattutto la pista mafiosa o quella della criminalità organizzata, privilegiando invece quella dei dissidi personali o di un contenzioso privato. Ad ogni modo, inquirenti e investigatori, in queste ore, non tralasciano alcuna ipotesi, anche se mantengono un fittissimo riserbo.

Si cerca di capire, per esempio, se Crispi sia stato ucciso sul posto in cui è stata trovata la sua auto o se i colpi alla testa che hanno provocato la morte siano stati dati in un altro luogo per poi caricare e spostare il corpo. Si cerca di capire anche se il 44enne abbia avuto un incontro (magari per un chiarimento) e se in auto con lui vi fosse una persona a lui nota che poi si è trasformata nel suo assassino. Tutte ipotesi, tutti ragionamenti.

La macchina investigativa si è messa in moto verso le 8.30, quando un biancavillese ha allertato i carabinieri, informandoli della presenza di un cadavere di un uomo, riverso nell’abitacolo di una Fiat Stilo station wagon. I militari sono arrivati in pochi minuti, così come alcuni agenti del commissariato di polizia di Adrano. L’auto era parcheggiata su una traversa della Sp 167, davanti ad una sbarra in ferro che segna l’ingresso di un fondo agricolo di proprietà privata. Dopo i primi rilievi, sono entrati in azione i carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche di Catania, mentre una prima ispezione cadaverica è stata effettuata dal medico legale Giuseppe Ragazzi, incaricato dalla Procura della Repubblica di Catania, che ha aperto un fascicolo per omicidio.

La salma è stata trasportata al vecchio ospedale “Garibaldi”, dove sarà effettuato l’esame autoptico che potrebbe dare ulteriori dettagli ed informazioni utili alle indagini. Certo è che i carabinieri hanno sentito in caserma parenti e conoscenti di Crispi per ricostruire le sue ultime ore sia sul fronte della sua vita privata che della sua attività lavorativa.

Su Facebook, fin da quando si è diffusa la notizia del ritrovamento del cadavere e della successiva identificazione, è stato un continuo susseguirsi di messaggi di incredulità. «Come si può ammazzare un ragazzo con così tanta crudeltà?», si chiedono in tanti. «Un uomo perbene e gentile nel suo lavoro», viene sottolineato. «Una persona meravigliosa e cordiale, si tratta di un fatto sconvolgente», è uno dei commenti più ricorrenti. «Biancavilla è ormai ridotto ad un paese da Far West senza alcuna speranza», scrive qualcun altro, interprete di uno sconforto assai diffuso.

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Il luogo in cui è stato ritrovato il cadavere

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Cronaca

Droga e violazioni stradali: 30 carabinieri in azione a Biancavilla

Posti di controllo lungo le vie principali del paese: elevate quasi 10mila euro di sanzioni

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Contrasto all’illegalità diffusa e incremento della sicurezza: questi gli obiettivi dei Carabinieri di Paternò, che nei giorni scorsi hanno svolto un articolato servizio straordinario a largo raggio a Biancavilla con il supporto dei colleghi della C.I.O. del 12° Reggimento Sicilia.

Il servizio ha impiegato più di 30 militari, che hanno rivolto la loro attenzione a differenti settori d’intervento: dal consumo di droghe alle norme in materia di circolazione stradale. Posti di controllo sono stati effettuate da diverse pattuglie lungo le vie principali di Biancavilla, in particolare in piazza Annunziata e via Vittorio Emanuele.

Segnalati alla Prefettura due giovani, un licodiese e un biancavillese. Passeggiavano nella strada principale e alla vista dei militari hanno cambiato direzione di marcia. Inevitabile la perquisizione. Trovate nelle loro tasche alcune dosi di marijuana, immediatamente sequestrate.         

In una seconda fase, pattuglie impegnate nel contrasto alle condotte di guida irresponsabili. In quest’ambito, identificate circa 70 persone, controllati 35 veicoli ed elevate numerose sanzioni per le violazioni del Codice della strada. Riscontrata l’assenza di casco da parte di scooteristi, auto senza assicurazione o revisione. Fermata un’auto con rimorchio carico di merci pericolose. Diciotto le sanzioni per complessivi 9.750 euro, oltre ad un fermo amministrativo per un veicolo.

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