Cronaca
L’ex amante rinviato a giudizio Processo per la morte di Valentina
Nicola Mancuso, 32 anni, è stato rinviato a giudizio dal Gup di Catania, Marina Rizza, per l’omicidio di Valentina Salamone, la 19enne biancavillese trovata morta il 24 luglio del 2010 in una villetta di Adrano.
Dopo quattro ore di camera di consiglio, questa è stata la decisione: accolta la richiesta del pg Sabrina Gambino. Il prossimo 23 febbraio è fissata la prima udienza, che si terrà davanti la Corte d’Assise di Catania.
Per il caso, in un primo momento, era stato chiesta l’archiviazione, ritenendolo un suicidio, ma la Procura generale di Catania ha avocato a sé l’inchiesta e dopo perizie dei carabinieri del Ris, che hanno ritenuto di avere trovato tracce di sangue dell’uomo sotto le scarpe della giovane, ha chiesto il processo per l’imputato.
Mancuso, che è sposato ed aveva avuto una relazione con la vittima, si è sempre proclamato innocente. Oggi non era in aula.
L’uomo fu arrestato il 4 marzo del 2013 e scarcerato il 28 ottobre successivo dal Tribunale del riesame. Attualmente è detenuto per traffico di droga, reato per cui è stato condannato in secondo grado a 14 anni di reclusione.
Durante l’udienza di oggi, i legali di Mancuso, Salvatore Burzillà e Rosario Pennisi, hanno sostenuto la tesi del suicidio e sottolineato che secondo la valutazione dei loro periti “l’elemento trovato sulla vittima non è sangue ma sono tracce biologiche”.
Per la parte civile, rappresentata dall’avvocato Dario Pastore, invece, “è dimostrato dagli accertamenti tecnici del Ris che sotto le scarpe di Valentina c’era il sangue di Mancuso”.
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Cronaca
Una donna chiede aiuto alla polizia: «Io, violentata in un garage di Biancavilla»
La presunta vittima, come riportato da MeridioNews, ha presentato una denuncia: indagini in corso
Una donna sarebbe stata violentata all’interno di un garage di Biancavilla, mentre si trovava in auto con un uomo di 50 anni. La presunta vittima avrebbe già presentato querela e le indagini affidate alla polizia, sono in corso.
È quanto riporta il quotidiano online MeridioNews. Il fatto sarebbe avvenuto la notte dell’1 settembre, quando la donna avrebbe chiesto aiuto alle forze dell’ordine nei pressi di una stazione di servizio, non lontana dall’ospedale “Garibaldi” di Nesima. Proprio nella struttura sanitaria, la donna sarebbe stata visitata, riscontrando segni compatibili con una violenza sessuale. Ai poliziotti, la presunta vittima avrebbe detto che l’abuso sarebbe avvenuto in un garage di Biancavilla di proprietà dell’uomo, mentre era all’interno della vettura di quest’ultimo.
Secondo quanto riporta MerdioNews, gli agenti di polizia hanno già identificato il 50enne, effettuato i rilievi scientifici e sequestrato la sua auto. L’uomo risulta denunciato in stato di libertà, a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori approfondimenti e verifiche, nel tentativo di fare luce su questo caso.
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