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Cronaca

Grave incidente sull’Autostrada: feriti due giovani biancavillesi

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aumblanza

di Vittorio Fiorenza

Ci sono anche due biancavillesi tra i feriti in un incidente stradale tra due auto, verificatosi intorno alle 4 del mattino nel tratto autostradale tra Giarre ed Acireale, in direzione Catania. L’impatto avrebbe avuto origine da un tamponamento tra una Mercedes Classe B e un’Alfa 147. Ad avere la peggio è stato quest’ultimo veicolo, finito poi contro il guardrail.

Uno dei biancavillesi feriti, 27enne, che era alla guida della sua auto, è stato trasportato all’ospedale “Santa Marta e Santa Venera” di Acireale, dove è stato operato d’urgenza all’anca, oltre ad avere riportato escoriazioni e traumi. L’amico con cui viaggiava in auto, anche lui di Biancavilla, ha riportato traumi più lievi e non è stato necessario il ricovero.

Nell’altro veicolo viaggiavano in quattro. Una ragazza si trova ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Cannizzaro” di Catania in prognosi riservata: a quanto pare sarebbe stata sbalzata fuori dall’abitacolo, riportando un grave trauma cranico. Ricoverata anche la sorella gemella per avere riportato varie fratture. Due ragazzi che erano in macchina con loro sono stati medicati, ma nulla di grave.

Il traffico bloccato per ore. Sono intervenuti la polizia stradale di Giardini Naxos e i vigili del fuoco del distaccamento di Riposto per regolare la viabilità e mettere in sicurezza il tratto di strada.

LEGGI L’AGGIORNAMENTO

Morta la ragazza coinvolta con due biancavillesi nell’incidente sulla A18

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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