Biancavilla siamo noi
Disagio irrisolto, Sos dal viale Europa: «Fetore infernale dal depuratore»


Promesse su promesse. Sfilate politiche e sfilate di illustri professionisti del settore. Ma non hanno risolto del tutto il nodo cruciale che appesta Biancavilla: la puzza infernale, amplificata dal clima di questi giorni, che fuoriesce dal depuratore a sud del paese.
Una puzza che riesce a propagarsi e ad arrivare fino a metà abitato, a volte fino al viale Cristoforo Colombo, inglobando bar e ristoratori della zona, oltre alle abitazioni.
Qualche giorno fa, due turiste hanno scritto a Biancavilla Oggi, specificato, oltre alle critiche avanzate sull’immagine del paese, di avere apprezzato la granita che si fa a Biancavilla. Oggi, le stesse visitatrici non riuscirebbero ad apprezzare neanche questa perché se optassero di volerla gustare in veranda, tutto sarebbe contornato da un fetore ad oltranza.
Sindaco Glorioso, assessori tutti, presidente del Consiglio Comunale continuate a fare le passerelle. La puzza del depuratore c’era, c’è e rimane tale: segno inequivocabile che l’impianto comunale non funziona a dovere e gli interventi eseguiti non sono stati completamente risolutivi.
Anzi, c’è una doppia puzza: quella dei liquami schifosi e quella di chi, per snobismo o orgoglio, non sa ammettere di non essere riuscito a risolvere un problema.
RAMONA LAVENIA
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Biancavilla siamo noi
«Vi racconto un atto meschino e di ordinaria inciviltà che mi è capitato»
Un nostro lettore ci segnala un episodio accaduto in piazza Sgriccio, dopo il rientro da Catania


Sono un cittadino qualunque che vuole denunciare un fatto a me accaduto qualche sera fa, si tratta di una cosa da niente, però quello che fa indignare di più è il gesto e la pianificazione che probabilmente c’è alla base.
Mi trovavo a rientrare da Catania dopo aver trascorso una serata con amici e venendo da via della Montagna, mi accingevo a fare rifornimento in Piazza Sgriccio. Come quasi sempre, nei fine settimana davanti al chiosco situato sulla piazza, stazionano dei ragazzi; io mi immetto sulla destra per fare rifornimento e sento una botta nel retro della macchina. Inizialmente non avevo capito bene, infatti per sicurezza non mi sono fermato in quel rifornimento.
Qualche centinaio di metri dopo mi sono fermato per controllare ed ho trovato la sorpresa: mi avevano lanciato un uovo nella zona del serbatoio, rendendo praticamente impossibile aprire lo sportellino. E la cosa che fa indignare ancora di più è che molto probabilmente quel gruppo di ragazzi erano minorenni, perché c’erano diverse microcar parcheggiate.
Quei ragazzi si trovavano per caso ad avere delle uova? Li lanciavano casualmente alle macchine di passaggio? Oppure era una cosa ben pianificata per quelli che facevano rifornimento? Se fosse davvero così non ho parole, oltre al gesto, pianificare una cosa del genere è una cosa a dir poco meschina.
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