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Detto tra blog

Quando i mezzi pubblici sono “vietati” a chi ha ridotta capacità motoria

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I trasporti possono essere di vario tipo: su rotaia, su strada, su mare o per cielo. Non tutti, in origine, erano accessibili. I treni, gli autobus e i tram non lo erano per quelle persone con ridotta capacità motoria ed è facile comprendere che, nonostante il susseguirsi di affermazioni, successi e innovazioni dei mezzi di trasporto, resta anche oggi un grande punto interrogativo legato alla loro accessibilità.

Il trasporto è un servizio pubblico ed in quanto tale è necessario che i mezzi risultino accessibili a tutti i cittadini, poiché hanno diritto di usufruirne. Per tutelare i diritti di ogni individuo c’è sempre bisogno di leggi ed anche in questo caso la tutela di tale diritto è affidata alle normative.

Il 14 febbraio del 2002, con la direttiva approvata con il voto di maggioranza, s’impone che tutti gli autobus urbani dell’Unione Europea dovranno essere accessibili ai passeggeri con “ridotte capacità motorie” e in questa definizione si include chi ha una disabilità, gli anziani, i genitori con bambini nei passeggini, ma anche le persone con i carrelli della spesa e le donne in gravidanza.

È necessario che per studiare i criteri dell’accessibilità ai mezzi di trasporto non bisogna basarsi solamente sulle difficoltà che incontrano le persone in carrozzina o i non vedenti: ci sono, per esempio, gli ipovedenti che fanno fatica a leggere le paline degli orari scritte in maniera minuscola o il numero dell’autobus che risulta illeggibile con il riflesso del vetro.

Nella provincia catanese e anche Biancavilla, tutti i mezzi di trasporto pubblici sono inaccessibili. Gli unici mezzi a disposizione sono i pullman delle cooperative o delle associazioni che si occupano di disabilità, ma non sono mezzi a disposizione tutto il giorno.

Sarebbe opportuno che ogni mezzo di trasporto sia accessibile, anche perché permetterebbe un inserimento e una maggiore libertà alle persone con ridotte capacità motorie. Affermandoci su Biancavilla, possiamo dire che non c’è un mezzo pubblico o un bus navetta accessibile a tutti, cosa che invece migliorerebbe l’integrazione, la libertà e anche la sicurezza.

® RIPRODUZIONE RISERVATA

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Detto tra blog

Se anche a Biancavilla l’Etna è ritenuta femmina ci sarà pure un motivo?

Ho affiancato tante donne che guardano il futuro con occhi pieni di luce, grande grinta e passione

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"Gioiello", olio su tela, Anna Aiello

Che le donne in cantiere siano rare, ok, lo abbiamo capito. Ma questa volta non voglio più sottolineare il maschilismo e la disparità nel mio settore, perché sarei ripetitiva. Il tempo mi ha fatto maturare altre prospettive e altre riflessioni durante questo meraviglioso percorso nel mio straordinario paese: sì, straordinario!

Siamo abituati a trovare solo i difetti del nostro piccolo centro, che sicuramente ci sono, per carità. Ma girando tutto il giorno per le vie e molte case di Biancavilla, vedo solo “bellezza”. Non la bellezza che immaginate voi. Io incontro bellezza di anime tutte al femminile!

Vorrei elencarle ad una ad una le grandi Donne che ho affiancato nei loro sogni, nelle loro imprese e nelle loro lotte. Donne che guardano il futuro con gli occhi pieni di luce, con grande grinta, passione, senza mai tirarsi indietro alle sfide della vita.

Ho affiancato donne che hanno deciso di uscire fuori, allo scoperto, perché orgogliose del loro successo. Donne fuori dall’ordinario che hanno messo tutte se stesse per vedere realizzati i loro sogni. Donne che sfidano i luoghi comuni non per spiccare, ma per sbocciare. Colleghe, Collaboratrici, Amiche, Clienti… Tutte Donne con una marcia in più, piene di voglia di fare, di iniziative e di grande cuore verso gli altri.

Una cosa è certa, nessuna di loro sta a casa a fare “la maglia”, le cosiddette “casalinghe” sono un miracolo della natura…non solo con grande amore donano tutte se stesse per i loro cari, ma a volte vanno oltre e si occupano anche di realtà molto delicate e complesse del nostro comprensorio dedicando il loro tempo libero al prossimo.

Le chiamo le Super Donne di Biancavilla: designer, imprenditrici, artiste, avvocatesse, lettrici e scrittrici, madri, architette e – perché no? – “influencer”, dottoresse, ingegneri, commercianti, manager, insegnanti… Sì, esistono tutte queste donne a Biancavilla: sono loro che portano a Biancavilla la vera magia e sono sicura che saranno loro a cambiare questo nostro paese ma, a volte, siamo troppo ciechi per vederlo e troppo ottusi per capirlo.

Questa vera e fondata realtà è poco visibile. E poco se ne parla… perché, citando ancora una volta il mio grande saggio in cantiere, “le donne devono stare a casa”! Quindi, qualsiasi traguardo femminile è visto come deleterio per una società “patriarcale”. Se poi non hai figli… Ahhh, apriti cielo! Servi a poco o quasi a niente!

Ma ci sarà un motivo perché la nostra amata Etna è donna, no? L’importante è non farla arrabbiare! Gli uomini di Biancavilla? Simpatici. Lavorano.

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