Cronaca
In moto si schianta su una ringhiera: muore un 30enne, ferita la moglie


In due, marito e moglie, in sella ad una grossa moto, ma con un solo casco. Lui non lo indossava: è morto sul colpo, proprio a causa del gravissimo trauma cranico che ha riportato. Lei ce l’aveva in testa, forse perché gli era stato ceduto da lui per un istintivo gesto protettivo: se l’è “cavata” con fratture ed escoriazioni sparse in tutto il corpo.
Un violentissimo schianto nella notte, un’altra vita spezzata (la terza negli ultimi tre mesi) sulle strade di Biancavilla. Antonio Gagliano, 30 anni, ha perso il controllo della sua Suzuki Bandit 600, mentre percorreva via Colombo, pochi metri prima di imboccare via Angelica. Ha battuto su un palo della pubblica illuminazione e poi ha finito la sua corsa contro una ringhiera di ferro, ai bordi del marciapiedi.


Antonio Gagliano, 30 anni
L’alta velocità, una distrazione: difficile capire la causa di quest’ennesima tragedia della strada, che segue quelle di viale dei Fiori, in cui sono morti Alessandro Calvagno (ad inizio maggio) e Francesco Taormina (lo scorso giugno).
Secondo i carabinieri, il giovane ha perso il controllo della sua moto in modo del tutto autonomo. In queste ore, però, i militari stanno facendo le opportune verifiche per escludere un eventuale coinvolgimento di qualche altro mezzo, che abbia potuto fare perdere, con un sorpasso o con una manovra azzardata, il controllo della moto.
La moglie, che è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale “Maria Santissima Addolorata”, anche se è cosciente, sarà sentita perché possa fornire ulteriori dettagli.
La salma è stata già portata nell’abitazione del cortile Messina. I funerali di Antonio, descritto come «un bravo ragazzo», che si era sposato nel 2012 e aiutava il padre nell’attività di chiosco-bar, saranno celebrati domani, alle 16.15, in chiesa madre.
In tanti si sono stretti attorno ai familiari, straziati dal dolore. E come ormai è abitudine, molti sono i messaggi commossi di addio e di incredulità che riempiono la bacheca Facebook di Antonio. Ce n’è uno, che salta agli occhi: «Antonio, sono il nonno Pippo. Ti volevo veramente bene. Riposa in pace e che il Signore ti accolga tra le sue braccia. Credimi, sto piangendo come un bambino».
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►Basilica affollata per dare l’ultimo saluto ad Antonio Gagliano
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►Il luogo dell’incidente, un mazzo di fiori e un lumino per Antonio
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Cronaca
Sequestrata dai carabinieri un’officina abusiva: denunciato un 59enne
L’uomo dovrà restituire allo Stato anche 21.850 euro di reddito di cittadinanza già percepito


Denunciato in stato di libertà un 59enne biancavillese, con precedenti. Secondo quanto accertato dai carabinieri, deve rispondere di esercizio abusivo della professione, gestione e smaltimento illecito di rifiuti e indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Nello specifico, l’uomo, ufficialmente disoccupato, aveva allestito, senza alcuna autorizzazione, un’officina meccanica all’interno di un garage di proprietà del padre. Un locale situato in periferia. Occupata abusivamente anche parte della strada pubblica, utilizzata per parcheggiare, su carrelli elevatori e cavalletti, le autovetture da riparare.
Lungo la via in questione, i militari hanno quindi trovato diverse automobili, parzialmente smontate e con il cofano motore aperto, nonché un furgone con il cassone alzato, suddiviso in più pezzi.
All’interno del garage sono stati, invece, rinvenuti gli “attrezzi da lavoro” e molti rifiuti speciali, tra cui parti di motori di autovetture, oli e batterie esauste.
L’officina è stata, quindi, posta sotto sequestro e i veicoli in riparazione sono stati riaffidati ai proprietari, ignari che l’attività fosse irregolare.
Lo stesso carrozziere abusivo è stato, infine, deferito anche per aver illegittimamente incassato il sussidio pubblico del reddito di cittadinanza. Al riguardo, i carabinieri hanno proceduto, coordinandosi con l’Inps, all’immediata revoca del beneficio, con efficacia retroattiva, nonché all’avvio dell’iter di restituzione di quanto indebitamente ricevuto. Il 59enne, pertanto, dovrà riconsegnare alle casse dello Stato ben 21.850,00 € riscossi tra maggio 2019 e aprile 2023.
I cittadini residenti nella zona, che d’ora in poi potranno finalmente godere del decoro urbano ripristinato in quella via, hanno ringraziato i Carabinieri per il loro operato.


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