Connect with us

Cronaca

Perde il controllo del suo scooter Morto sul colpo un operatore Dusty

Published

on

Incidente Alessandro Calvagno in viale dei Fiori 2

I tentativi di salvare la vita ad Alessandro Calvagno

Per Alessandro Calvagno, 42 anni, padre di tre figli, non c’è stato nulla da fare. Inutile l’arrivo dell’elisoccorso. Polemica sui tempi di intervento dell’ambulanza del 118.

di Vittorio Fiorenza

La mancanza del casco, forse, gli è stata fatale. Prima, la perdita di controllo della moto che guidava. Poi, lo scontro con l’auto che si è trovato davanti, un’Alfa 156. Sarebbero stati la caduta e l’impatto a terra, devastante in mancanza di protezione alla testa, a decretare l’esito tragico dell’ennesimo incidente stradale.

È morto così, a Biancavilla, Alessandro Calvagno, 42 anni, operatore ecologico della Dusty, che lascia moglie e tre figli.

Alessandro Calvagno, 42 anni

Alessandro Calvagno, 42 anni

Ancora una volta è l’asfalto di viale dei Fiori a bagnarsi di sangue. Sulla dinamica del sinistro (avvenuto di fronte l’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”), sulla velocità della moto e sulle eventuali responsabilità dell’auto coinvolta, indagano i vigili urbani, intervenuti assieme ai carabinieri.

Ma c’è uno strascico polemico sulla tempistica d’intervento del 118. L’ambulanza di Adrano era impegnata in altro servizio e si è dovuto attendere quella proveniente da Ragalna. Ben oltre 20 minuti, che per i familiari di Calvagno (nel frattempo accorsi sul posto) sono sembrati un’eternità. Per un quarto d’ora, i medici hanno tentato di rianimare l’uomo, davanti alla disperazione dei parenti. Nulla da fare. Inutile pure l’atterraggio ad Adrano dell’elisoccorso, che avrebbe dovuto trasportare la vittima al “Cannizzaro”.

Quello di ieri è solo l’ultimo di una lunga e frequente serie di incidenti sul viale dei Fiori. Il precedente più grave risale all’agosto 2007, quando a pochi metri da dove si è verificato l’incidente di ieri, un altro scontro tra un’auto e una moto di grossa cilindrata causò la morte di Alessandro Salamone, militare adranita di 23 anni. Nei giorni successivi, un affollato corteo si mosse da Adrano fino al viale dei Fiori di Biancavilla per chiedere interventi di sicurezza stradale e controlli. Ma le statistiche degli incidenti, negli anni, non sono state mai azzerate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Advertisement


Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Stranieri sfruttati sul lavoro: nei guai biancavillese a capo di una cooperativa

L’uomo, presidente del Consiglio di amministrazione, denunciato assieme ad altre due persone

Published

on

Un 32enne di Biancavilla, con precedenti penali, è fra i tre denunciati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania nell’ambito di controlli contro lavoro irregolare e caporalato. L’uomo, presidente del consiglio di amministrazione di una cooperativa agricola, è ritenuto responsabile di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

I controlli hanno portato alla luce un sistema illecito di reclutamento e impiego della manodopera. Le vittime sono due lavoratori stranieri in condizioni di forte vulnerabilità.

Oltre al biancavillese, sono sotto indagine un 38enne marocchino residente ad Adrano, incensurato, che agiva come caporale e intermediario per conto della stessa cooperativa, e un altro 38enne di Scordia, con precedenti, che di fatto collaborava con l’azienda.

Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i lavoratori extracomunitari venivano impiegati in condizioni lavorative ritenute altamente degradanti. Evidenziati retribuzioni ben al di sotto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, turni di lavoro eccessivi e ambienti privi delle minime misure di sicurezza.

L’indagato di origini marocchine è inoltre accusato di estorsione. Avrebbe minacciato uno dei due lavoratori di licenziamento se non gli avesse restituito parte della già esigua paga percepita.

A conclusione delle attività, i due lavoratori sono stati affidati a una struttura protetta, gestita da un’organizzazione internazionale per le migrazioni. Adesso potranno ricevere assistenza e protezione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continue Reading

Cronaca

Evade dai domiciliari per le sigarette alla moglie: «È un inferno se non fuma»

Singolare “giustificazione” di un 52enne residente a Biancavilla in giro con la bicicletta a Catania

Published

on

I carabinieri della stazione di Catania Playa hanno arrestato un pregiudicato 52enne, residente a Biancavilla ma domiciliato a Catania, nella zona di Ippocampo di Mare. L’uomo doveva trovarsi ai domiciliari per reati contro il patrimonio. Però, i militari lo hanno sorpreso mentre, in bici, percorreva via San Francesco La Rena. Ha tentato di passare inosservato con il volto coperto da cappuccio e sciarpa, ma è stato fermato e identificato.

Di fronte alla constatazione della violazione, il 52enne ha cercato di giustificare la sua presenza fuori casa con una spiegazione singolare. Ha sostenuto di essere uscito per acquistare le sigarette alla moglie, una “accanita fumatrice” che, in mancanza di nicotina, si sarebbe irritata al punto da trasformare la giornata in un “inferno domestico”.

Una giustificazione che non ha però evitato l’arresto, eseguito sulla base degli elementi raccolti e ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto il ripristino della misura degli arresti domiciliari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continue Reading
Advertisement

DOSSIER MAFIA

I più letti

Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al Roc n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

━━━━━
Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, "Biancavilla Oggi" non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.
━━━━━