Cronaca
L’Asp ed il Comune nel processo contro gli “ambulanzieri della morte”
di Vittorio Fiorenza
L’ufficio legale dell’Asp di Catania si è attivato per la costituzione di parte civile nel procedimento scaturito dall’inchiesta sulla “ambulanza della morte” di Biancavilla. La vicenda si incanala verso le aule giudiziarie (il 10 ottobre udienza preliminare). Come anticipato da Biancavilla Oggi e da. quotidiano “La Sicilia”, il pm Andrea Bonomo ha chiesto il rinvio a giudizio per Davide Garofalo e Agatino Scalisi per omicidio volontario ed estorsione, aggravata dal metodo mafioso.
Secondo la Procura di Catania sarebbero quattro i malati terminali biancavillesi uccisi con un’iniezione d’aria nella vene, all’interno di un’ambulanza di un servizio privato, nel tragitto dall’ospedale a casa, dopo essere stati dimessi. Gli imputati, così facendo, si sarebbero accaparrati la vestizione della salma e un pizzo di 200-300 euro su ogni funerale.
Per il direttore generale dell’Asp, Giuseppe Giammanco, «simili gravi fatti oltre ad arrecare un danno d’immagine, minano la fiducia dei cittadini verso il sistema sanitario, che non può essere confuso con queste criminose azioni».
Analogo orientamento sembra essere quello dell’amministrazione comunale. La Giunta del sindaco Antonio Bonanno dovrebbe deliberare presto la decisione di partecipare al processo come parte civile per l’enorme danno subito dal centro etneo, apparso sulle cronache di tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Vietnam.
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Cronaca
Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla
Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”
Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.
Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.
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