Connettiti con

Cronaca

Dottoressa violentata in ambulatorio, risarcimento pure al centro Calypso

Pubblicato

il

Il centro antiviolenza ed antistalking Calypso di Biancavilla è stato ammesso come parte civile nel procedimento per il caso di Serafina Strano, la dottoressa violentata durante il turno di notte nella guardia medica di Trecastagni.

L’imputato, Alfio Cardillo, giovane falegname di Santa Venerina, è stato condannato a 8 anni di reclusione (due anni in meno rispetto alla richiesta avanzata dal pm Alessandra Tasciotti) e a 60mila euro di risarcimento alla vittima.

La sentenza di condanna ha indicato in 5mila euro, invece, il risarcimento che dovrà essere corrisposto al centro Calypso.

«La scelta del centro Calypso –spiega a Biancavilla Oggi, la presidente Pilar Castiglia– vuole essere un segnale concreto per sostenere la dottoressa, vittima di questo grave atto di violenza. Una scelta in linea con la nostra attività, svolta nel territorio, che è di accoglienza delle donne vittime di violenza e di diffusione di una cultura sana nelle scuole. Il nostro centro, non a caso, ha come socie onorarie Vera Squatrito e Giovanna Zizzo, rispettivamente mamma di Giordana Distefano e mamma di Laura Russo, uccise da una violenza di genere che dev’essere sdradicata».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Arrestato un biancavillese in Sardegna: sul suo camion 70 kg di marijuana

Circa 100 buste sottovuoto: se immessa sul mecato, la sostanza avrebbe fruttato oltre 100mila euro

Pubblicato

il

Un insospettabile. Forse proprio per questo è stato individuato per effettuare un servizio di corriere della droga, con il proprio autoarticolato. Ma non è sfuggito ai “radar” della Guardia di finanza, insospettivi dal suo atteggiamento nervoso.

Un 38enne di Biancavilla è stato fermato al porto “Isola Bianca” di Olbia, in Sardegna. Era in procinto di imbarcarsi sulla motonave diretta a Civitavecchia e Livorno.

Sul suo camion, carico di mobilio usato, le Fiamme gialle, con l’ausilio dei cani antidroga, hanno scoperto un grosso quantitativo di sostanza stupefacente: quasi 70 kg di marijuana. Erano contenuti in oltre 100 buste sottovuoto termosaldate, nascoste in alcuni divani da bar. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 100mila euro.

I militari hanno, quindi, sequestrato la droga ed arrestato l’autotrasportatore per traffico di stupefacenti, per poi condurlo nel carcere di Nuchis.

A Biancavilla, l’uomo si era fatto “conoscere” per una vicenda privata che ha portato i carabinieri a denunciarlo per incendio doloso. Ma mai era stato “catalogato” a fatti o dinamiche di criminalità organizzata. L’episodio avvenuto in Sardegna ora è al vaglio degli inquirenti per ulteriori approfondimenti, nel tentativo di risalire ai committenti e alla destinazione del quantitativo di droga.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti