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Cronaca

L’orrore dell’«ambulanza della morte»: “Le Iene” rilanciano, Tv2000 ne parla

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Ancora una volta “Le Iene” tornano sul caso di Biancavilla, ma un’altra testimonianza in un altro comune siciliano (non specificato) getta nuove ombre. Analoghe atrocità commesse a Biancavilla potrebbero essere state commesse, da altre persone ed altre organizzazioni, in un secondo comune siciliano. Quanto al caso della «ambulanza della morte», la trasmissione Mediaset ha raccolto altre testimonianze che confermano il modus operandi dei barellieri senza scrupoli (non legati al servizio sanitario, ma operanti da privati).

Due (uno arrestato per omicidio volontario e l’altro indagato a piede libero ed ancora in servizio) che avrebbero iniettato aria nelle vene o messo cuscini in faccia per accelerare la morte di malati terminali, durante il tragitto dall’ospedale “Maria Santissima Addolorata” a casa, per “accaparrarsi” un più lauto funerale. Tanti testimoni che parlano o telefonano a “Le Iene”, ma che non hanno il coraggio di denunciare o recarsi alla Procura di Catania, che tiene l’inchiesta aperta.

Il caso di Biancavilla ancora all’attenzione dei media nazionali, dunque. Se ne è discusso anche nella trasmissione “Siamo noi” di Tv2000, l’emittente della Conferenza Episcopale Italiana. Una discussione incentrata sul tema “Cimiteri e funerale: gli affari criminali sulla morte”. In collegamento da Catania, anche il giornalista del tg di Telecolor, Natale Bruno.

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Cronaca

Arrestato un biancavillese in Sardegna: sul suo camion 70 kg di marijuana

Circa 100 buste sottovuoto: se immessa sul mecato, la sostanza avrebbe fruttato oltre 100mila euro

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Un insospettabile. Forse proprio per questo è stato individuato per effettuare un servizio di corriere della droga, con il proprio autoarticolato. Ma non è sfuggito ai “radar” della Guardia di finanza, insospettivi dal suo atteggiamento nervoso.

Un 38enne di Biancavilla è stato fermato al porto “Isola Bianca” di Olbia, in Sardegna. Era in procinto di imbarcarsi sulla motonave diretta a Civitavecchia e Livorno.

Sul suo camion, carico di mobilio usato, le Fiamme gialle, con l’ausilio dei cani antidroga, hanno scoperto un grosso quantitativo di sostanza stupefacente: quasi 70 kg di marijuana. Erano contenuti in oltre 100 buste sottovuoto termosaldate, nascoste in alcuni divani da bar. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 100mila euro.

I militari hanno, quindi, sequestrato la droga ed arrestato l’autotrasportatore per traffico di stupefacenti, per poi condurlo nel carcere di Nuchis.

A Biancavilla, l’uomo si era fatto “conoscere” per una vicenda privata che ha portato i carabinieri a denunciarlo per incendio doloso. Ma mai era stato “catalogato” a fatti o dinamiche di criminalità organizzata. L’episodio avvenuto in Sardegna ora è al vaglio degli inquirenti per ulteriori approfondimenti, nel tentativo di risalire ai committenti e alla destinazione del quantitativo di droga.

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