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Cronaca

Blitz antidroga “The wall” del 2008, finisce in carcere per pena residua

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I carabinieri della stazione di Biancavilla hanno arrestato Grazia Lucia Muscia, di 43 anni, su ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. Si trova adesso nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

La donna dovrà espiare la pena residua di 4 anni e 2 mesi di reclusione poiché riconosciuta colpevole del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, reato commesso a Biancavilla nel 2006.

Muscia fu arrestata, infatti, nell’operazione “The wall” del 2008, condotta dalla compagnia dei carabinieri di Paternò e dal commissariato di polizia di Adrano. Un blitz che portò ad oltre una ventina di persone riconducibili al vecchio clan Toscano-Mazzaglia-Tomasello, facendo emergere il coinvolgimento di cinque donne.

Tra queste, Muscia, che ebbe un ruolo di rilievo, come emerso dalle intercettazioni delle conversazioni avute con il marito Carmelo Vercoco (vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, oggi in carcere per l’operazione antiracket Reset)

L’operazione fu chiamata «The wall», il muro, perché il gruppo criminale utilizzava alcuni muretti a secco dei dintorni per nascondere tra una pietra e l’altra la droga, eroina e cocaina, ma anche hashish e marijuana, da vendere poi agli spacciatori della zona

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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