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Cronaca

Anziano colto da malore nella sua abitazione salvato dai carabinieri

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di Vittorio Fiorenza

Un anziano di Biancavilla è stato salvato dai carabinieri della locale stazione, dopo l’allarme lanciato dai vicini di casa. I militari lo hanno trovato riverso a terra, a seguito di un malore. Chiamati i soccorsi, l’uomo è stato trasportato all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” per le cure del caso. Il pronto intervento dei carabinieri ha evitato, con ogni probabilità, conseguenze tragiche per l’anziano. Fossero arrivati qualche minuto dopo, forse avremmo raccontato tutt’altro epilogo.

L’intervento, in un’abitazione di via Garibaldi, non lontano dal palazzo comunale, è stato sollecitato da alcuni vicini di casa che si erano accorti che l’anziano non si era fatto vedere. Una situazione insolita che ha destato una certa preoccupazione, anche perché bussando in casa, pur essendoci la luce accesa, non si aveva alcuna risposta.

I carabinieri hanno quindi forzato la porta di ingresso e, una volta entrati, hanno effettivamente constatato che l’uomo fosse stato colto da malore, al punto da cadere a terra, vicino al letto. Sono stati i militari stessi a dare i primi aiuti, in attesa dell’ambulanza del 118 che poi ha trasportato il paziente al pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla.

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Cronaca

La Procura rimette in moto la ruspa: demolita casa abusiva a Biancavilla

Dalla sentenza di condanna all’ordine di abbattimento dell’immobile in zona “Croce al vallone”

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© Foto Biancavilla Oggi

Con l’emergenza Covid e i vari lockdown, le ruspe sono state spente. Ma i fascicoli penali sui casi di abusivismo edilizio sono rimasti accatastati sul tavolo della Procura e adesso vengono nuovamente presi in esami, uno dopo l’altro.

Così anche a Biancavilla riprendono le demolizioni. È accaduto vicino contrada “Croce al vallone”, dove una casa è stata lasciata al destino dell’abbattimento. Si tratta di uno di quei fascicoli per i quali si è accertato l’abuso e si arrivati ad una sentenza di condanna definitiva. Ogni tentativo legale per salvare l’immobile è stato compiuto, ma gli appigli giuridici si erano esauriti. Il proprietario non ha proceduto per conto proprio e la Procura ha ordinato la demolizione coatta, in esecuzione di un verdetto irrevocabile.

A coordinare gli interventi sono stati ufficiali di polizia giudiziaria. Prima lo sgombero dell’immobile, poi l’abbattimento della struttura, che comunque proseguirà ancora nei prossimi giorni fino allo smaltimento del materiale. La ditta incaricata dalla Procura è una tra quelle confiscate alla mafia.

Sul posto, i carabinieri della stazione di Biancavilla, agenti del commissariato di Adrano, la polizia provinciale, il corpo forestale dello Stato e vigili urbani. Uno schieramento normalmente previsto per prevenire eventuali problemi di ordine pubblico. Ad ogni modo, non si è verificato alcun disordine. Anzi, i proprietari hanno prestato collaborazione, aiutando gli operai a recuperare mobili ed infissi.

Le precedenti demolizioni prima del Covid

Tra le ultime e precedenti demolizioni effettuate in territorio di Biancavilla, quella dell’aprile 2018. Un immobile illegale realizzato nel 2008 in contrada Spitaleri, in zona Vigne, ricadente all’interno della zona del Parco dell’Etna, era stato raso al suolo. La procedura della Procura era stata la stessa in decine di altri casi in provincia di Catania.

«Pur avendo i destinatari l’obbligo di adempiere spontaneamente all’ordine di demolizione, in caso di non ottemperanza, è necessario – veniva sottolineato – procedere alla demolizione coatta delle costruzioni abusive, al fine di rendere effettivo l’ordine impartito dalla sentenza di condanna, che altrimenti rimarrebbe lettera morta. Gli oneri della demolizione coattiva sono a carico dell’autore dell’abuso».

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