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La cannabis light conquista l’Italia: ecco spiegato di che cosa si tratta

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La cannabis light a basso contenuto di THC sta facendo parlare di sé da mesi; un tema sotto la luce dei riflettori al punto che adesso anche i Nas, Nuclei Antisofisticazione e Sanità dei carabinieri, vogliono cercare di vederci chiaro.

D’altra parte quando si affronta questa tematica bisogna sempre muoversi con cautela, soprattutto in Italia dove la questione continua a dividere. La cannabis light è una tipologia di marijuana che può essere venduta legalmente poiché presenta un livello molto basso di THC, ovvero l’elemento che la rende illegale secondo le leggi italiane.

Un prodotto quindi che si pone a metà strada tra la cannabis comunemente nota, che in Italia è illegale, e la stessa sostanza per uso terapeutico, che invece è possibile utilizzare secondo le regole del ministero della Salute.

Easyjoint, questo il nome della cannabis light, non presenta gli effetti psicotici della cannabis, ma si avvicina più ad una soluzione terapeutica con effetti rilassanti e analgesici. Non certamente come il farmaco a base di cannabis ma neanche come la sostanza ad oggi vietata.

La vendita di questa marijuana light sta avendo successo in tutta Italia; anche in Sicilia, dove sono presenti alcuni punti vendita, uno proprio a Catania. Una novità che ripropone il dibattito, ormai ciclico, sull’eventuale legalizzazione della cannabis per uso personale.

Come sempre i fautori di questa ipotesi spingono per il sì, in quanto vedrebbero in una regolamentazione un modo per combattere i tanti casi di cronaca legati allo spaccio di droghe leggere. Tanti episodi che forse si potrebbero evitare se ci fosse una regolamentazione della cannabis; e l’interesse intorno a Easyjoint, la cannabis light, dimostra comunque un crescente desiderio di legalizzazione. In Italia ci sono tanti siti sui quali portare a termine l’acquisto legale dei semi di canapa ma, contraddizioni della legge, la coltivazione rimane reato.

La cannabis depotenziata Easyjoint è un prodotto diverso, legale nel momento in cui il livello di THC resta sotto la soglia dello 0,2%; pronta da fumare e acquistabile direttamente nei punti vendita senza alcuna complicazione.

Non si tratta di cannabis comunemente nota, ma la vulgata popolare sta facendo passare comunque il messaggio di marijuana legale; un fattore che sta contribuendo al successo di questo prodotto in Italia e in Sicilia; non solo Catania, sono 8 ad oggi i punti vendita distribuiti sull’isola dei quali ben 3 a Palermo.

Il primo tassello verso una legalizzazione per contrastare i tanti episodi di illegalità? È presto per dirlo, anche perché, come abbiamo specificato, si parla di due sostanze profondamente differenti tra di loro.

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Videogiochi: equilibrio tra divertimento e educazione

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Introduzione ai videogiochi

I videogiochi sono arrivati nelle nostre vite come un tornado, trasformando radicalmente la nostra concezione dell’intrattenimento. Se una volta i bambini giocavano principalmente all’aperto, inventando giochi con poco più che la loro immaginazione, oggi si trovano di fronte a un mondo digitale vasto e variegato. C’era un tempo in cui guardare la televisione era un lusso, ora i bambini sono esposti a una miriade di stimoli visivi, da televisori a computer, tablet e smartphone.

Quanto i bambini realmente giocano

È importante considerare non solo il tempo trascorso a giocare ai videogiochi, ma anche le ore totali passate davanti a uno schermo. Tra i videogiochi, la televisione, il telefono e il tablet, il tempo di schermo può accumularsi rapidamente. Limitare le ore di gioco può essere utile, ma è ancora più importante monitorare il tempo totale di schermo. Una stima internazionale mostra dati preoccupanti, con bambini che si trovano davanti ad uno schermo anche per più di 7 o 8 ore.

Quanto tempo di schermo è troppo per un bambino di 10 anni?

Secondo l’American Academy of Pediatrics (AAP), i bambini trascorrono in media sette ore al giorno di fronte a uno schermo. Sebbene ciò possa includere il fare i compiti o guardare un programma educativo con tutta la famiglia, potrebbe essere nel loro interesse limitare l’accesso del bambino. Quindi, quanto tempo di schermo è troppo per un bambino di 10 anni?

L’AAP raccomanda non più di due ore di tempo di schermo al giorno per i bambini di 10 anni, incluse trasmissioni televisive, film, videogiochi, social media e contenuti video brevi come YouTube. Le loro raccomandazioni sono diverse per i bambini più piccoli.

È davvero così grave permettere un’ora o due in più di TV? Superare il limite non significa automaticamente che il tuo bambino avrà problemi a scuola o si comporterà male a casa. Ma statisticamente parlando, troppo tempo di schermo aumenta il rischio di obesità, problemi del sonno, tendenze violente (quando sullo schermo ci sono immagini violente) e altri problemi comportamentali. Inoltre, lascia meno tempo per attività benefiche come la lettura, i progetti artistici, l’interazione sociale e il gioco all’aperto.

Il lato positivo dei videogiochi

Nonostante le preoccupazioni, i videogiochi non sono tutti negativi. Possono aiutare a sviluppare abilità cognitive come la risoluzione dei problemi, il pensiero critico e la coordinazione occhio-mano. Anche i giochi multiplayer possono promuovere il lavoro di squadra e le competenze sociali. Tuttavia, è importante scegliere i giochi appropriati per l’età del bambino e regolare il tempo di gioco.

Inoltre, è importante notare che non tutti i contenuti dei videogiochi sono adatti ai bambini. È essenziale monitorare ciò a cui il tuo bambino ha accesso e assicurarsi che i giochi siano adatti alla sua età e maturità.

La differenza tra videogiochi e videogiochi online

Il videogioco tradizionale prevede un solo giocatore, e diverse ore di gioco. I videogiochi online invece presentano una sfida aggiuntiva e non hanno limiti. Con una comunità di altri giocatori che possono incoraggiare a giocare ancora di più, il tempo trascorso a giocare può facilmente sfuggire al controllo. È importante parlare con i bambini delle potenziali insidie e stabilire limiti chiari. Inoltre, è importante educare i bambini sul comportamento appropriato online e la sicurezza personale.

Sul mercato esistono vari tipi di videogiochi online, ognuno con le proprie caratteristiche uniche.

  1. MMO (Massively Multiplayer Online): Questi giochi riuniscono migliaia di giocatori in un unico mondo virtuale. Esempi di questo genere includono ‘World of Warcraft’ e ‘Elder Scrolls Online’.
  2. MOBA (Multiplayer Online Battle Arena): Questi giochi sono basati su squadre che competono per conquistare il territorio dell’avversario. ‘League of Legends’ e ‘Dota 2’ sono popolari MOBA.
  3. FPS (First Person Shooter): Come suggerisce il nome, questi giochi vengono visualizzati da una prospettiva in prima persona e coinvolgono spesso il combattimento con le armi. ‘Call of Duty’ e ‘Counter-Strike’ sono esempi di FPS.
  4. iGaming: Il mondo dei giochi online non è mai stato più popolare di oggi. Se vuoi scoprire di più puoi leggere le recensioni dei migliori casinò non aams.
  5. Battle Royale: Questo è un genere relativamente nuovo, dove i giocatori lottano per essere l’ultimo sopravvissuto in un’arena di gioco che si restringe continuamente. ‘Fortnite’ e ‘PlayerUnknown’s Battlegrounds’ sono esempi di giochi Battle Royale.

Ciascuno di questi tipi di giochi ha i propri rischi e benefici. È importante che i giocatori, soprattutto i più giovani, siano consapevoli delle potenziali insidie e sappiano come gestirle.

 

Come capire se il tuo figlio è dipendente dai videogiochi

Se il tuo figlio sembra essere ossessionato dai videogiochi, trascurando le attività quotidiane, gli amici, la scuola o sembra ansioso o irritabile quando non può giocare, potrebbe avere un problema. In questo caso, potrebbe essere utile consultare un professionista. Inoltre, cerca di incoraggiare altre attività e interessi che possano sostituire il tempo trascorso a giocare.

Conclusione

I videogiochi, se utilizzati in modo responsabile, possono essere un’attività divertente e persino educativa. Come con qualsiasi cosa, la chiave è l’equilibrio. Monitorare il tempo totale di schermo, scegliere giochi appropriati all’età, e assicurarsi che il gioco non interferisca con le attività quotidiane sono tutti modi per mantenere un approccio sano ai videogiochi. Ricorda, non c’è niente di male nel godersi un buon gioco!

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