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Katia Ricciarelli al teatro incontra gli alunni dell’Istituto “Antonio Bruno”

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Da “L’elisir d’amore” a “Il barbiere di Siviglia”, Katia Ricciarelli sul palco del teatro “La Fenice” ha incantato gli studenti dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, con una coinvolgente lezione-concerto alla scoperta del melodramma italiano.

La signora della lirica ha scelto pure Biancavilla per spiegare l’Opera ai ragazzi, con un linguaggio semplice e innovativo, in un connubio tra racconto e musica.

Insieme alla Ricciarelli, anche lo scrittore e pedagogista Marco Carrozzo con cui la soprano ha scritto il libro “Vi canto una storia”, edito da Mondadori, rivolto ai ragazzi da otto a undici anni, per avvicinarli ai più importanti melodrammi, sotto forma di fiaba.

Un avvincente viaggio virtuale tra le opere di Donizetti e Romani, e Rossini e Sterbini. Un’occasione di crescita culturale e formativa, fortemente voluta per gli alunni di Biancavilla dalla dirigente scolastica Agata Di Maita e dall’insegnante Anna Condorelli, referente del progetto sviluppato in rete con l’Istituto comprensivo “Verga” di Riposto, istituto capofila guidato dalla dirigente Chintia D’Anna, insieme alle scuole di Giarre, Mascali e Nicolosi.

Al fianco della Ricciarelli, un team di musicisti e cantanti professionisti: il tenore Roberto Cresca, la soprano Rosanna Manzella, il baritono Giovanni Di Mare e il pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara.

L’iniziativa ha visto protagonisti gli alunni delle classi terza, quarta e quinta della scuola primaria e del primo anno della media dell’Istituto “Bruno”. Alcuni studenti hanno messo in scena un passo dell’Elisir d’amore, mentre altri hanno omaggiato la Ricciarelli con poesie e lavori artistici.

«Ai vostri genitori dite: andiamo all’Opera, andiamo al Teatro e rimarrete affascinati – ha detto Katia Ricciarelli – l’esperienza che sto vivendo insieme a questi ragazzi è piena d’emozione, mi dà una carica di energia perché comprendo come ci sia una gran voglia di fare cultura».

A lungo, la soprano si è soffermata con i ragazzi per autografi, dediche e selfie. Il sindaco Giuseppe Glorioso ha omaggiato la Ricciarelli con un bouquet di rose rosse e una riproduzione dell’icona della Madonna dell’Elemosina.

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Scuola

Lavori di consolidamento finiti, festoso ritorno degli alunni al plesso “Grassura”

L’assessore Vincenzo Randazzo: «In una ventina di giorni riconsegnate aule sicure alla scuola»

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Una festa spontanea all’insegna della gratitudine e dell’accoglienza ricevuta, il ritorno in classe degli alunni del 2° Circolo didattico, plesso “Grassura” di Biancavilla.

La conclusione dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza delle aule è stata salutata dai ragazzi della scuola con musiche e messaggi di ringraziamento. Una cerimonia informale.

Presenti la dirigente scolastica Titti Gennaro, l’assessore alla Pubblica Istruzione, Vincenzo Randazzo, e due suore dell’Istituto “Maria Ausiliatrice”. Istituto che ha ospitato per poche settimane alcune classi del 2° Circolo.

«È stato fatto un eccellente lavoro di collaborazione – osserva l’assessore Randazzo – grazie al quale, in un ventina di giorni, siamo riusciti a riconsegnare aule sicure alla scuola. Un grazie di cuore va a tutti, a partire dalla Regione Siciliana, che ha messo a disposizione le risorse per rifare solai e controsoffitti. Garantito così un tetto sicuro ai nostri ragazzi ed evitando i doppi turni. Grati anche alla dirigente Gennaro, alle suore, alla dirigente dell’Istituto tecnico industriale, Concetta Centamore, e al sindaco metropolitano Enrico Trantino, da cui dipende l’istituto».

Nell’ampio cortile della scuola, dopo aver cantato “Supereroi”, i giovanissimi studenti della scuola hanno letto messaggi di ringraziamento rivolti al sindaco Bonanno e alle suore salesiane. All’indirizzo di quest’ultime la bellissima lettera firmata dalla dirigente scolastica e da tutti gli insegnanti del plesso “Grassura”: «L’Istituto Maria Ausiliatrice è sempre stato una garanzia di premura e di accoglienza. Grazie per la disponibilità e per la delicatezza con cui siamo stati ospitati… Come amava dire sempre Don Bosco: “Nessuna predica è più edificante del buon esempio”».

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