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Giornata del malato, in reparto il conforto dei Volontari ospedalieri

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L’associazione Voi ha portato l’icona della Madonna dell’Elemosina tra i ricoverati del plesso ospedaliero e tra gli utenti del vicino centro di riabilitazione. Il gruppo conta più di 40 soci ed opera ormai da tre anni.

 

di Vittorio Fiorenza

Una carezza, una parola di conforto. La sezione biancavillese dell’associazione Volontari Ospedalieri Italiani è stata presente, con una propria rappresentanza di soci, nei reparti dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” e nel vicino centro di riabilitazione di Biancavilla.

Lo ha fatto nella XXV Giornata internazionale del malato, portando tra i ricoverati l’icona della Madonna dell’Elemosina, protettrice di Biancavilla, assieme all’omonima associazione di devoti, che dal 2003 promuove l’iniziativa di solidarietà. Non è mancata una certa commozione. Un momento di riflessione e preghiera, poi, con il cappellano dell’ospedale, frate Umberto Napoli.

Il gruppo di volontariato, presieduto da Giuseppe Cantarella, che conta più di 40 soci, è presente nella struttura sanitaria biancavillese ormai da tre anni. Ognuno offre un paio di ore a settimana, mettendo a disposizione la propria presenza nei reparti di medicina, ginecologia ed ostetricia, ortopedia e pediatria.

«Si tratta di una presenza apprezzata –spiegano i volontari in camice bianco– non soltanto dalle persone ricoverate, ma anche dai parenti. Il nostro scopo è quello di alleviare la sofferenza, dando una parola di conforto e cercando di portare un sorriso. Lo facciamo con il cuore e non può essere diversamente. Non lo si può fare con una maschera».

Ecco perché chi volesse avvicinarsi a questa attività di volontariato dovrà prima seguire un corso di preparazione e superare un esame.

Al momento, l’associazione si riunisce presso la parrocchia “Cristo Re”, ma in prospettiva le sarà concessa una stanza all’interno del plesso ospedaliero.

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Associazionismo

Lions Club e Accademia Universitaria discutono di “violenza di genere”

A Villa delle Favare l’intervento della penalista Floriana D’Amico e la testimonianza di Vera Squatrito

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Il Lions Club Adrano Bronte Biancavilla ha affrontato, a Villa delle Favare, il tema della violenza, in collaborazione con l’Accademia Universitaria Biancavillese. È intervenuta Floriana D’Amico, penalista del Foro di Catania, che ha approfondito il nuovo ordinamento di legge sul “codice rosso”. L’avvocata ha esortato e sottolineato il dovere della denuncia in casi di episodi di violenza e maltrattamenti.

L’incontro ha ospitato anche la testimonianza di Vera Squatrito, mamma di Giordana Di Stefano, uccisa dal suo compagno nel 2015, a soli 20 anni. Un intervento, il suo, che ha suscitato grande commozione.

Interventi introdotti da Graziella Portale, presidente del Lions, e Rosa Lanza, presidente dell’Accademia, e moderati da Margherita Costa, referente del club per il tema “Stop agli abusi, stop al silenzio”.  

Durante l’incontro, il referente Lions delle attività di servizio dell’area catanese, Salvuccio Furnari, ha fatto distribuire degli opuscoli progettati dal Distretto Lions Sicilia per la prevenzione della violenza di genere e per un’azione di informazione e formazione verso la cultura del rispetto. L’appuntamento a Villa delle Favara si è concluso con la lettura di una poesia di Alda Merini, forte e toccante: “Il mio trafugamento di madre”.

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