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Cronaca

Crolla una trave, ferito un 66enne Tempestivo intervento del 118

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Incidente in via Deledda, nel cuore del quartiere “Sopra l’orto”. Un uomo è rimasto ferito a seguito di un crollo. Trasportato in elisoccorso al Trauma Center dell’ospedale “Cannizzaro”, non correrebbe pericolo di vita.

 

di Vittorio Fiorenza

Stava effettuando dei lavori edili in un’abitazione di via Deledda, nel cuore del quartiere “Sopra l’orto”, quando all’improvviso, per cause da accertare, è venuta giù una trave. Il materiale gli è crollato addosso, ferendo S. L. di 66 anni.

Immediato è scattato l’allarme ed il personale del servizio sanitario del 118, proveniente da Adrano, è stato tempestivo.

In un primo momento si è temuto per l’uomo, ma dopo l’intervento del medico si è ripreso, rispondendo agli stimoli e mostrando piena coscienza. Tuttavia ha riportato traumi cranico, addominale e toracico.

Per questo, il personale sanitario, in stretto contatto con la centrale operativa, ha deciso il trasferimento d’urgenza in elisoccorso a Catania per maggiori accertamenti. Adesso il 66enne si trova al Trauma Center dell’ospedale “Cannizzaro”.

Su quanto accaduto sono stati allertati i carabinieri della locale stazione per gli eventuali approfondimenti. Il trasferimento in ambulanza del ferito da via Deledda allo spiazzo attiguo al cimitero, nel quale è atterrato l’elicottero, è avvenuto senza l’ausilio della polizia municipale. Gli operatori del 118 hanno tentato di mettersi in contatto con i vigili urbani, ma la risposta ricevuta è stata quella di un fax.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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3 Commenti

3 Commenti

  1. Alberto

    5 Novembre 2016 at 18:47

    Quando servono non ci sono…..quando non servono sono tutti a spasso in giro per la città….che vergogna….bisogna chiudere quel corpo inutile a danno dei cittadini onesti che pagano le tasse per mantenerli per non fare nulla tutto il giorno o magari metterli sulla statale dentro la macchina a leggere il giornale con un autovelox….a prendere le multe…a voi la riflessione…..

  2. Djanco

    5 Novembre 2016 at 18:16

    Ma scusate perchè li dovete disturbare? speriamo che chiudano il corpo e li deportino altrove.

  3. Djanco

    5 Novembre 2016 at 18:13

    Vigili urbanelli, belli bricconcelli. Ma dico, perchè non rimuovere questo corpo inutile ? Quanto ci costa mantenerli?
    In occasione delle recenti festività, ho contestato ad uno di loro la presenza ingente di parcheggiatori abusivi, e lui che risponde: “chiama i Carabinieri, che ci posso fare, ci devono pagare arretrati, il comune di Bvilla è in dissesto e il sindaco non lo dichiara, ci devono cambiare le divise….etc etc”. ma dico io, si risponde così ad un cittadino che paga il tuo m…… di stipendio?
    Aboliamo il corpo e incarichiamo una società di vigilanza privata che ci facciamo più cumparsa.
    Non è la prima volta che non intervengono.
    Come testata giornalistica, perchè non approntare un articolo con tutte le manchevolezze del corpo? Magari qualcuno si sveglia.

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Cronaca

La Procura rimette in moto la ruspa: demolita casa abusiva a Biancavilla

Dalla sentenza di condanna all’ordine di abbattimento dell’immobile in zona “Croce al vallone”

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© Foto Biancavilla Oggi

Con l’emergenza Covid e i vari lockdown, le ruspe sono state spente. Ma i fascicoli penali sui casi di abusivismo edilizio sono rimasti accatastati sul tavolo della Procura e adesso vengono nuovamente presi in esami, uno dopo l’altro.

Così anche a Biancavilla riprendono le demolizioni. È accaduto vicino contrada “Croce al vallone”, dove una casa è stata lasciata al destino dell’abbattimento. Si tratta di uno di quei fascicoli per i quali si è accertato l’abuso e si arrivati ad una sentenza di condanna definitiva. Ogni tentativo legale per salvare l’immobile è stato compiuto, ma gli appigli giuridici si erano esauriti. Il proprietario non ha proceduto per conto proprio e la Procura ha ordinato la demolizione coatta, in esecuzione di un verdetto irrevocabile.

A coordinare gli interventi sono stati ufficiali di polizia giudiziaria. Prima lo sgombero dell’immobile, poi l’abbattimento della struttura, che comunque proseguirà ancora nei prossimi giorni fino allo smaltimento del materiale. La ditta incaricata dalla Procura è una tra quelle confiscate alla mafia.

Sul posto, i carabinieri della stazione di Biancavilla, agenti del commissariato di Adrano, la polizia provinciale, il corpo forestale dello Stato e vigili urbani. Uno schieramento normalmente previsto per prevenire eventuali problemi di ordine pubblico. Ad ogni modo, non si è verificato alcun disordine. Anzi, i proprietari hanno prestato collaborazione, aiutando gli operai a recuperare mobili ed infissi.

Le precedenti demolizioni prima del Covid

Tra le ultime e precedenti demolizioni effettuate in territorio di Biancavilla, quella dell’aprile 2018. Un immobile illegale realizzato nel 2008 in contrada Spitaleri, in zona Vigne, ricadente all’interno della zona del Parco dell’Etna, era stato raso al suolo. La procedura della Procura era stata la stessa in decine di altri casi in provincia di Catania.

«Pur avendo i destinatari l’obbligo di adempiere spontaneamente all’ordine di demolizione, in caso di non ottemperanza, è necessario – veniva sottolineato – procedere alla demolizione coatta delle costruzioni abusive, al fine di rendere effettivo l’ordine impartito dalla sentenza di condanna, che altrimenti rimarrebbe lettera morta. Gli oneri della demolizione coattiva sono a carico dell’autore dell’abuso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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