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Detto tra blog

Una Biancavilla sempre più triste: proposta per la festa di San Placido

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A breve giungeranno le festività patronali. Ridoniamo lustro al nostro paese: diamo spazio alle bancarelle nel tratto di via Vittorio Emanuele tra Villa delle Favare e il palazzo municipale, liberiamo il viale dei Fiori mettendo in sicurezza la viabilità da e per Adrano, facciamo vivere il nostro bel centro storico e facciamo procedere il nostro San Placido tra ali di folla di cittadini festanti tra le vie del centro.

Negli ultimi anni, in occasione delle festività, Biancavilla si è presentata sempre più triste: centro storico vuoto, santo patrono, durante la processione, non calcolato da nessuno, gente a passeggio irritata e accalcata nel viale dei Fiori tra automobilisti innervositi e bancarelle esposte a rischi, commercianti (del viale dei fiori) scontenti poiché privati di parcheggi e di adeguata visibilità.

Chi vorrà recarsi alle giostre (economicamente sempre meno accessibili), potrà farlo andandoci in automobile. È un appello che lancio da anni. Confido nel nostro sensibile sindaco: lui può!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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6 Commenti

6 Commenti

  1. Angela

    5 Ottobre 2016 at 16:16

    Le speranze sono andate nuovamente deluse: caos, orinatoi a cielo aperto e traffico in tilt.

  2. giuseppe

    21 Settembre 2016 at 17:23

    Sono troppo stupidi x arrivare a questo

  3. alfio

    17 Settembre 2016 at 17:31

    come-mai-i-signori-amministratori-di-biancavilla-organizzano-la-notte-bianca-con-gli-eventi-soltanto-in-piazza–roma-e-non-in-tutto-il-paese-come-fanno-in-tutti-le-citta-dell–italia—forse-non-lanno-percepito-oe-una-novita-dei-politici-di-biancavilla——-grazie

  4. pietro

    3 Settembre 2016 at 21:31

    eda-molti-anni-noi-commerciati–della-zona-casina-abbiamo-chiesto-al-sindaco-di-ritornare-ai-vecchi-tempi-per-san-placido-ma-ci-anno-presi-in-giro-i-signori-politici-speriamo-che-si-sono-svegliati-dal—dolce-dormire

  5. Giuseppe Cantarella

    1 Settembre 2016 at 12:23

    Si potrebbe organizzare, in modo alternata, l’occupazione del suolo solo da un lato a partire dalla Villa delle Favare. Così da ottenere tutti e due i risultati: viabilità e sicurezza. Una cosa troppo difficile da organizzare per quest’amministrazione.

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Detto tra blog

Premio Scanderbeg (e alla memoria), buona idea riconoscere i meriti però…

Note a margine dell’evento promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale a Villa delle Favare

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Ho letto con piacere dell’esistenza del premio Scanderbeg, istituito dal Comune di Biancavilla e, nello specifico, dalla Presidenza del Consiglio Comunale. L’idea che le nostre istituzioni vogliano dare merito e riconoscimento a personalità che si siano distinte in ambiti professionali o di impegno civico, culturale, sociale o volontaristico mi sembra valida e da sostenere.

Ci sono, tuttavia, due osservazioni che spontaneamente nascono dalla lettura delle cronache dell’evento di premiazione, avvenuto a Villa delle Favare.

Scegliere di stilare un ampio ventaglio di premiati rischia, nel giro di qualche anno, di esaurire il numero di meritevoli a cui conferire il riconoscimento. O quantomeno si rischia di individuare personalità via via “minori” rispetto a quelli già chiamati sul palco. In altre parole: meglio scegliere, per ogni edizione, pochi ma farlo con criterio, evitando motivazioni troppo generiche.

Altro aspetto che è saltato alla mia attenzione è la categoria del “premio alla memoria”. Non è inusuale che certi riconoscimenti vengano dati post mortem. Di solito accade per scomparse premature o improvvise.

Nel caso della manifestazione del Comune di Biancavilla sembra, invece, che si tratti di una categoria fissa, da riproporre ogni anno. L’idea, in questo caso, non fa altro che certificare la disattenzione che in passato l’istituzione comunale ha avuto nei confronti dei biancavillesi meritevoli.

I premi si danno in vita, non dopo la morte! Sembra si voglia colmare l’indifferenza che sindaci e consiglieri hanno mostrato nel passato. Cosa vera, ma ormai è troppo tardi. Vogliamo dare un premio, dunque, alla memoria per Antonio Bruno e farci perdonare le malignità riservate prima e dopo la sua morte o l’oblio che ne è seguito per decenni? Guardiamo avanti.

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