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Seggi disertati, referendum nullo: a Biancavilla il 78% non ha votato

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© Foto Biancavilla Oggi

di VITTORIO FIORENZA

L’affluenza degli aventi diritto al voto, a Biancavilla, si è fermata al 22,32%. Sul “referendum delle trivelle”, i biancavillesi hanno preferito restare a casa. Dei 18.529 iscritti nelle liste elettorali, soltanto 4135 hanno manifestato il loro voto: 2042 uomini e 2093 donne.

In altre parole, con un marcatura maggiore rispetto alla media siciliana e quella nazionale, 4 biancavillesi su 5 se ne sono infischiati di questo appuntamento referendario. Numeri tra i peggiori della provincia di Catania.

A conclusione delle operazioni di scrutinio nelle 20 sezione biancavillesi, i “Sì” sono stati il 92,03% pari 3752 voti, mentre i “No” si sono bloccati al 7,97%, cioè 325 preferenze. Risultati, però, che non ha alcun valore legale.

Per questa campagna referendaria, le forze politiche a Biancavilla, sia quelle che fanno riferimento al sindaco Giuseppe Glorioso che quelle di Centrodestra, così come il Movimento Cinque Stelle, sono state praticamente latitanti.

Qualche manifesto a favore del “Sì”. Ma nulla di più. Da segnalare anche una postazione gazebo in piazza Roma, promossa dal comitato del “Sì” con la presenza del segretario regionale di Rifondazione Comunista, Mimmo Cosentino. Per il resto, totale silenzio: sintomo (uno dei tanti) di una vita democratica cittadina inesistente.

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Carenza idrica, riunione d’urgenza a Biancavilla: stanziati 85mila euro

Disservizi in varie zone: sopralluogo nei pressi di viale dei Fiori, dove i disagi sono più marcati

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A Biancavilla, come nel resto della Sicilia, si registra una carenza idrica che sta portando una serie di disservizi in viarie zone. L’abbassamento delle falde nei tre pozzi cittadini ha prodotto un calo di circa 13 litri al secondo. Per affrontare e risolvere i disagi, l’amministrazione comunale ha stanziato 85mila euro da utilizzare per la manutenzione straordinaria dei pozzi.

Una riunione convocata d’urgenza dal sindaco Antonio Bonanno ha chiamato al palazzo comunale gli assessori Vincenzo Giardina e Mario Amato. Con loro anche il capo area del settore, il responsabile della Protezione Civile del Comune e i fontanieri comunali.

«Grazie alle risorse messe in campo – dice Bonanno – provvederemo a spurgare i pozzi e ad attuare interventi migliorativi che ci permettano di recuperare l’acqua perduta e tornare ai normali livelli di erogazione. Nel frattempo abbiamo attivato la Protezione Civile per mettere sin da subito a disposizione dei cittadini un’autobotte per il rifornimento delle abitazioni rimaste all’ascolto. Un’autobotte comunale – lo ricordo – è attiva da giorni».

Un sopralluogo del primo cittadino e dell’assessore Giardina è stato effettuato nella zona di Viale dei Fiori, dove l’erogazione idrica, in maniera più marcata rispetto ad altre aree cittadine, si muove a macchia di leopardo. In altre zone sono state riscontrate delle perdite in corso di riparazione.

Un’emergenza siciliana

«Va da sé che a nessuno di noi sfuggono le dimensioni della crisi idrica in atto, fenomeno di vasta portata che ha indotto il presidente della Regione Siciliana Schifani a chiedere lo stato di emergenza e a invitare tutti i siciliani a un utilizzo razionale della risorsa acqua. Sulla scorta di queste sollecitazioni, anche il Comune di Biancavilla – sottolinea Bonanno – emanerà nei prossimi giorni una serie di direttive affinché nessuno sciupi l’acqua che ha a disposizione». 

Le ditte che dovranno eseguire i lavori di manutenzione straordinaria sono già stata incaricate. Nei prossimi giorni i cittadini saranno avvertiti in tempo utile quando l’erogazione dai pozzi sarà interrotta per consentire gli interventi.

«Rivolgo sin d’ora un appello a tutti i biancavillesi a razionalizzare l’acqua. Sappiate – conclude il sindaco – che alla questione idrica la mia amministrazione sta dando priorità assoluta».

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