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Biancavilla siamo noi

Da Torino i complimenti per l’informazione di Biancavilla Oggi

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Sono un assiduo lettore di Biancavilla Oggi. Vi seguo fin dal primo giorno in cui siete sbarcati sulla rete. Essendo da anni residente in provincia di Torino, leggere le notizie su Biancavilla mi fa sentire più vicino alla città in cui sono nato e in cui sono cresciuto.

Della vostra informazione apprezzo molto l’assenza di retorica ed enfasi, che invece è tipica di testate locali di provincia. Apprezzo ancor di più la vostra scelta di rinunciare a sponsorizzazioni e contributi da parte del Comune e dei partiti: capisco che questa decisione vi faccia rinunciare a comodissimi introiti ma, a differenza di altri, vi rende senz’altro concretamente liberi e svincolati.

Apprezzo inoltre il coraggio con cui raccontate i fatti di mafia, che –ahimè– resta una grave piaga come quando quarant’anni fa lasciai Biancavilla. Vi fa onore il modo professionale con cui svelate retroscena e notizie esclusive in una terra che ancora oggi non è riuscita a liberarsi dell’oppressione mafiosa.

Continuate così, continuerò a seguirvi. Se posso permettermi di dare qualche suggerimento, mi piacerebbe che fosse data voce a tutti quei biancavillesi che, per ragioni di lavoro o di studio, sono stati costretti ad emigrare in diverse parti d’Italia e del mondo, senza però rinnegare le proprie origini. In tanti hanno fatto carriera, hanno avuto successo e hanno trovato affermazione. Raccontare le loro storie, credo sarebbe interessante e aggiungerebbe ulteriori meriti alla vostra preziosa attività di informazione.

Saluti e complimenti sinceri,

ANTONIO PLACIDO CASTRO

Gentilissimo Antonio Placido,

lettere come la sua, in redazione portano una grande carica motivazionale. Lei ha centrato due degli elementi costitutivi del dna di Biancavilla Oggi.

Primo: il valore dell’autonomia e la garanzia di indipendenza offerta ai lettori con il gesto di rinunciare a contributi e foraggiamenti comunali. L’unico, vero gesto tangibile per una testata che vuole essere (non soltanto definirsi) imparziale e libera. Qualsiasi altra dichiarazione di buoni intenti, in presenza di legami “commerciali” con poteri ed istituzioni, è puro blablabla.

Secondo: la volontà di raccontare la nostra realtà senza esitazioni e toni da propaganda. E soprattutto raccontare i fatti di mafia non soltanto attraverso i comunicati delle forze dell’ordine, ma spulciando e leggendo le carte giudiziarie e seguendo passo passo i processi. Una pratica normale per un giornalismo sano, ma che dalle nostre parti sembra essere purtroppo un’abitudine assai rara.

L’essenza dei suoi apprezzamenti rappresenta le ragioni del lavoro quotidiano di questo giornale online. E su questa strada continueremo. Accogliamo i suoi suggerimenti.

È da tempo che pensavamo di dedicare parte del nostro spazio alle storie di emigrati biancavillesi. Sono tante e cercheremo di raccontarle nel corso di quest’anno, consapevoli che le pagine finora sfogliate su Biancavilla Oggi (cioè oltre un milione e mezzo in 15 mesi) sono state visualizzate per il 5% dall’estero, in particolar modo dalla Germania. Un segno evidente che l’affetto dei nostri lettori va oltre i confini biancavillesi. Grazie a loro, grazie a lei, sig. Castro.

VITTORIO FIORENZA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. gianfranco galvagno

    7 Gennaio 2016 at 12:17

    Bravo Sig. Castro, condividiamo e esprimiamo le nostre opinioni di cittadini biancavillesi residenti altrove. Lo faccio da tempo e credo che sia un bel modo di contribuire a una società migliore, senza arroganza e con spirito critico ma di adeguata liberta’ di espressione. Un saluto.

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Biancavilla siamo noi

Così è ridotta la camera mortuaria del cimitero di Biancavilla: si intervenga

Segnalazione arrivata in redazione da un cittadino che ci ha inoltrato una foto più che eloquente

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L’immagine parla da sé, senza dovere aggiungere lunghe descrizioni. È l’interno della camera mortuaria di Biancavilla: il luogo in cui vengono sistemate le bare in attesa della tumulazione. Si presenta così con umidità, maiolica staccata dai muri e lasciata a terra, una parete fatiscente, la stessa in cui è appesa un’immagine della Madonna Addolorata.

A segnalarlo a Biancavilla Oggi è un cittadino biancavillese con l’auspicio che il Comune possa intervenire quanto prima e dare una sistemazione dignitosa al luogo.

Diversi anni fa, il Consiglio Comunale di Biancavilla aveva aggiornato il regolamento di polizia mortuaria. Un lavoro accurato che proiettava il cimitero in una dimensione di modernità. Prevede, per esempio, una sorta di “anagrafe” online di tutte le tombe e un’adeguata sistemazione della camera mortuaria, nel rispetto e con i simboli delle principali religioni. Un regolamento avanzato e “laico”, che però ancora oggi rimane lettera… morta.

AGGIORNAMENTO

(29.3.2024) Dal Comune di Biancavilla si fa sapere che la camera ardente del cimitero è stata ripulita. Dopo la segnalazione pubblicata dal nostro giornale, dal luogo è stata rimossa quella parte di maiolica che era crollata a terra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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