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Nel quadernetto “4×10” pure i versi del biancavillese Antonio Lanza

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Il biancavillese Antonio Lanza

Collana di poesia contemporanea curata da Grazia Calanna e Orazio Caruso. Con Lanza, altri tre autori: Chiara Carastro, Michele Leonardi e Pietro Russo.

 

“4×10”: quattro autori e, per ognuno, dieci poesie. Tra loro c’è il biancavillese Antonio Lanza. Nel numero inaugurale del “Quadernetto di poesia contemporanea”, curato da Grazia Calanna e Orazio Caruso e pubblicato da Algra Editore, oltre i versi di Lanza, pure quelli di Chiara Carastro, Michele Leonardi e Pietro Russo.

La pubblicazione verrà presentata questo pomeriggio, alle ore 17, nell’aula 268 della Facoltà di Lettere e Filosofia di piazza Dante, a Catania, in collaborazione con la Società Dante Alighieri.

quadernetto-di-poesia-4x10Con l’editore Alfio Grasso, gli autori e i curatori, interverrà pure il prof. Giuseppe Savoca, ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea dell’Università di Catania.

«Per ognuno degli autori proponiamo -dichiara Calanna- una selezione di dieci poesie. La collana reca il simbolo della x da intendere, coerentemente con la nostra concezione di poesia, nella duplice accezione di moltiplicatore (di significati, significanti, pulsioni, contenuti) e di incognita (oltreché per il lettore per colui che la ‘raccoglie’)».

«Le grandi concentrazioni editoriali si apprestano – aggiunge Caruso -, a congedarsi dalla poesia perché badano solo ai numeri e al mercato. L’unico linguaggio che comprendono è quello della matematica finanziaria, l’unico critico che ascoltano è quello che fa pendere i bilanci dalla parte del guadagno».

«Ma non bisogna disperare -continua ancora Caruso- perché si aprono ampi spazi di manovra per avventure editoriali nascenti, a condizione che sappiano cercare e riconoscere, nell’informe scarabocchio della comunicazione globale, i nuovi poeti, spingendoli a emergere e dandogli il giusto rilievo».

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Cultura

Le linee del sacro: Giuseppe Gugliuzzo ci fa “scoprire” la chiesa dell’Annunziata

Senso e significato degli adeguamenti liturgici: nuovo volume pubblicato da “Nero su Bianco Edizioni”

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Oltre quattro secoli di storia che hanno inciso nel tessuto sociale e nello sviluppo di un intero quartiere. La chiesa dell’Annunziata di Biancavilla non è soltanto un luogo di culto. È uno scrigno in cui viene custodita una delle parti più preziose del patrimonio artistico ed architettonico della città etnea.

Una nuova pubblicazione, edita da Nero su Bianco, punta ora l’attenzione sugli interventi che nella chiesa sono stati effettuati, finalizzati all’adeguamento liturgico alle norme del Concilio Vaticano II. Si intitola “Le linee del sacro nella chiesa dell’Annunziata di Biancavilla”, il libro scritto da Giuseppe Gugliuzzo.

Ogni figura e forma, ogni segno e colore hanno una loro collocazione specifica e un profondissimo significato teologico. L’autore documenta le scelte, spiegandone il senso, operate fin dai primi anni Duemila per l’adeguamento liturgico e volute dall’allora parroco, don Giovambattista Zappalà. Lo studio, attraverso una lettura specialistica, si concentra, in maniera particolare, sulla serie di interventi nell’area presbiteriale e nel tabernacolo.

Un ulteriore tassello volto a ricostruire e a fare conoscere la storia della chiesa dell’Annunziata. Il volume è arricchito dalla prefazione di padre Giovambattista Zappalà e di Antonio Mursia.

Legatissimo alla parrocchia dell’Annunziata, Gugliuzzo, per Nero su Bianco Edizioni, ha già pubblicato, assieme a Giuseppe Ciadamidaro, “Santu, riccu e furtunatu. Padre Placido Brancato, album di una vita dedicata ai giovani”. Un volume fotografico con testimonianze sul sacerdote rimasto alla guida dell’Annunziata per quasi mezzo secolo, lasciando un segno in diverse generazioni che si sono susseguite nella frequenza della parrocchia e dell’oratorio “Don Bosco”.

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