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Salvo Rubino e quell’atto di altruismo «Intitoliamogli la cappella funeraria»

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Vittima di un incidente in scooter nel 2009, i suoi organi donati per salvare la vita di altri. Il voto del Consiglio Comunale impegna l’amministrazione Glorioso.

di Vittorio Fiorenza

«La nuova cappella comunale funeraria al cimitero di Biancavilla da dedicare a Salvo Rubino». Lo ha deciso il Consiglio Comunale con un voto unanime dei 14 presenti in aula, su mozione presentata dai consiglieri di Centrodestra. Una mozione che adesso impegna l’amministrazione Glorioso. La storia di Salvo è la storia di una disgrazia da cui nasce un raggio di speranza.

Prima il grave incidente con lo scooter. Poi la corsa all’ospedale. Il trasferimento a Catania. Quindi la “sentenza” senza appello da parte dei medici: «Non c’è più nulla da fare». Nulla, se non un ultimo atto. Un gesto nobile di generosità umana: la donazione degli organi.

È quello che, nel maggio del 2009, hanno compiuto i familiari di Salvo Rubino, giovane 22enne, i cui organi hanno consentito di salvare o migliorare la vita di altre persone. Con lui è salito a tre il numero dei biancavillesi donatori d’organi. Un numero modestissimo, dimostrativo dell’assenza di iniziative di informazione volte a consentire una inversione di tendenza e di effettiva e non formale sensibilità verso questo alto gesto di altruismo.

L’idea di intitolare la cappella a Salvo è venuta al consigliere Mauro Mursia, che conosceva bene Salvo Rubino, un ragazzo stimato e voluto bene da tutti.

«Salvo Rubino –spiega Mursia– era indubbiamente un giovane che aveva fatto della solidarietà e del suo senso altruistico una ragione di vita e di morte. Lui, che vive ancora oggi in quelle persone che hanno potuto usufruire del gesto straordinario suo e dei suoi familiari, merita il ricordo della collettività. Per questo motivo ci siamo fatti firmatari di una mozione, Salvo Rubino può definirsi un vero e proprio eroe della vita. L’iniziativa deve dare ulteriore stimoli a proseguire quell’assidua campagna di sensibilizzazione sul tema delle donazioni per avere tanti gesti, come quello fatto da Salvo, che contribuiscano a dare impulsi alla vita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. pippo

    19 Marzo 2015 at 8:43

    non ci dimenticheremo mai del nostro amico salvo…un gran ragazzo lavoratore…ma del nostro compaesano stissi placido deceduto per un gesto d’altruismo???e che l’amministrazione comunale si era impegnata a stabilire nel calendario un giorno dedicato ad esso???silenzio assoluto

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Simona Crispi, ricercatrice di Biancavilla diventa “doctor europaeus”

Brillante percorso di studi e una carriera nell’ambito dell’ingegneria e della chimica dei materiali

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Il suo ambito è quello della ricerca e lo sviluppo dei nanomateriali, che trovano applicazioni in svariati settori. Un’attività, la sua, che in questo momento svolge presso il CNR – Istituto di tecnologie avanzate per l’energia “Nicola Giordano” di Messina, col quale ha vinto un assegno di ricerca.

Simona Crispi, biancavillese, nonostante il suo percorso accademico la proietti verso orizzonti internazionali, ha deciso di restare in Italia, anzi in Sicilia. E adesso ha conseguito il dottorato di ricerca in “Ingegneria e Chimica dei materiali e delle costruzioni” all’Università di Messina. Un traguardo arricchito anche dall’attestazione di “Doctor europaeus”. Titolo aggiuntivo che risponde alle condizioni stabilite dalla Confederazione delle Conferenze dei Rettori dei paesi dell’Unione Europea (recepite dalla European University Association) e che Simona ha conquistato grazie alla tipologia e al rilievo dei suoi studi, condotti per un periodo presso la “Humboldt – Universitat” di Berlino.

Alle spalle c’è un un lungo percorso. Simona Crispi ha conseguito la laurea triennale in Tossicologia e quella magistrale in Chimica dei materiali all’Università di Catania. Diversi gli stage riportati in curriculum, dall’Arpa Sicilia alla St Microelectronics, multinazionale con cui ha collaborato per il deposito di un brevetto per creare un materiale da utilizzare in dispositivi miniaturizzati per il rilevamento di gas. Abilitata alla professione di chimico, Crispi ha pubblicato diversi articoli in riviste scientifiche come Sensors and Actuators o ACS Applied Nanomaterials.

Un’intensa attività che non le ha impedito, comunque, di tralasciare affetti e sentimenti. Così, Simona ha coronato ri recente anche il sogno del matrimonio, dimostrando che carriera e famiglia si possano conciliare. «Come è possibile? Con l’amore», risponde la ricercatrice biancavillese. «La passione e l’amore per quello che faccio – garantisce Crispi – mi conferiscono le energie necessarie per alzarmi tutte le mattine alle 4 e andare a prendere un pullman che mi porta ad un altro pullman per arrivare al lavoro. Ed è lo stesso amore che mi riconduce tutte le sere a casa da mio marito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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