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Cronaca

Psicosi da topi da appartamento: in zona Pozzillo incontro coi carabinieri

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di Vittorio Fiorenza

Sono bastati due furti in altrettante case per fare scattare l’allarme in tutto il quartiere. La zona Pozzillo di Biancavilla, le cui abitazioni si concentrano lungo la strada che si apre da piazza Don Bosco, vive una sorta di psicosi da “topi d’appartamento”.

L’ultimo episodio è di pochi giorni fa: approfittando dell’assenza dei proprietari di casa, che sono usciti a fare la spesa per qualche ora, ignoti hanno prima forzato il cancelletto di ingresso e poi, non riuscendoci, si sono diretti nella parte posteriore, superando la recinzione lungo la linea ferrata della Fce. Una volta in casa, hanno messo le stanze a soqquadro: rubati oggetti d’oro e d’arredo. Qualcuno ha notato quattro ragazzi con fare strano che si aggiravano nei paraggi. Elementi insufficienti per i militari dell’Arma.

Altro episodio analogo si era verificato a pochi passi, in un’altra abitazione del quartiere. Da qui, la preoccupazione degli abitanti. “Questo è sempre stato un quartiere tranquillo –dicono– però questi fatti come altri che ci sono stati in altre zone ci mettono in allarme e non nascondiamo i nostri timori”.

Ecco perché c’è stato un incontro improvvisato, in strada, tra alcune famiglie e una pattuglia di carabinieri, i quali hanno tentato di rassicurare e invitato alla collaborazione.

Al di là di zona Pozzillo, però, non si contano più gli episodi di microcriminalità che negli ultimi mesi si sono avuti a Biancavilla: furti, scippi, anziani derubati, auto incendiate. Tutti fatti che, aggiunti alle risse che nella zona delle giostre di Sberno nei giorni delle feste patronali, hanno determinato un clima di preoccupazione in paese.

Ecco alcuni episodi più recenti. In via Platania, nel centro storico, una donna, dopo essere stata pedinata fin dall’istituto bancario in cui aveva prelevato 2mila euro, è stata scippata della borsa da due ragazzi in scooter. In via Garibaldi, un’anziana di 84 anni è stata derubata di 400 euro ed oggetti in oro da due finti medici dell’Asp. Nella stessa zona, in via Marco Botzaris, altra abitazione svaligiata da cima a fondo, mentre i proprietari si trovavano alle Vigne. Nel viale Europa, una donna che aveva appena parcheggiato, è stata derubata della borsa che aveva appena lasciato sul sedile dell’auto. A dimostrazione, poi, della “vivacità” nel territorio biancavillese, in zona Martiana, dove una ditta di articoli sportivi in qualche mese ha subito due “visite”: in una il colpo è andato a segno, nell’altro è stato un tentativo fallito. A poca distanza, qualche settimana fa, era stato trovato un furgone poi risultato rubato a Catania.

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Cronaca

Arrestato un biancavillese in Sardegna: sul suo camion 70 kg di marijuana

Circa 100 buste sottovuoto: se immessa sul mecato, la sostanza avrebbe fruttato oltre 100mila euro

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Un insospettabile. Forse proprio per questo è stato individuato per effettuare un servizio di corriere della droga, con il proprio autoarticolato. Ma non è sfuggito ai “radar” della Guardia di finanza, insospettivi dal suo atteggiamento nervoso.

Un 38enne di Biancavilla è stato fermato al porto “Isola Bianca” di Olbia, in Sardegna. Era in procinto di imbarcarsi sulla motonave diretta a Civitavecchia e Livorno.

Sul suo camion, carico di mobilio usato, le Fiamme gialle, con l’ausilio dei cani antidroga, hanno scoperto un grosso quantitativo di sostanza stupefacente: quasi 70 kg di marijuana. Erano contenuti in oltre 100 buste sottovuoto termosaldate, nascoste in alcuni divani da bar. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 100mila euro.

I militari hanno, quindi, sequestrato la droga ed arrestato l’autotrasportatore per traffico di stupefacenti, per poi condurlo nel carcere di Nuchis.

A Biancavilla, l’uomo si era fatto “conoscere” per una vicenda privata che ha portato i carabinieri a denunciarlo per incendio doloso. Ma mai era stato “catalogato” a fatti o dinamiche di criminalità organizzata. L’episodio avvenuto in Sardegna ora è al vaglio degli inquirenti per ulteriori approfondimenti, nel tentativo di risalire ai committenti e alla destinazione del quantitativo di droga.

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